La Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile aderisce al Joint International Climate Communiqué
Il Comunicato emanato ieri ribadisce l’importanza critica di affrontare il cambiamento climatico
Una comunità globale di 43 società meteorologiche nazionali e organizzazioni che lavorano sul clima e sulla sostenibilità hanno rilasciato un Comunicato internazionale congiunto sul Clima (Joint International Climate Communiqué) in occasione della Giornata mondiale della meteorologia 2021 (23 marzo). Insieme ribadiscono l'importanza critica di affrontare il cambiamento climatico.
La RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, di cui l’Ateneo di Udine fa parte sin dal 2016, ha aderito con convinzione al Joint International Climate Communiqué, «consapevole – ha dichiarato la sua presidente, Patrizia Lombardi, prorettrice del Politecnico di Torino - che il contributo della comunità scientifica è fondamentale nella definizione e nell’implementazione delle azioni necessarie per affrontare la crisi climatica. La RUS, con il suo Gruppo di lavoro dedicato ai Cambiamenti climatici, è fortemente impegnata per rendere concreta la transizione ecologica e il passaggio alla neutralità carbonica degli atenei italiani».
Nel testo del Joint International Climate Communiqué, in particolare, si sottolinea l’inconfutabile evidenza scientifica secondo la quale il mondo continua a riscaldarsi ed eventi meteorologici estremi e disastri legati al clima sono ora più probabili, in gran parte a causa delle emissioni di gas a effetto serra frutto delle attività umane.
Il record dei tre anni più caldi si è verificato dopo l'accordo di Parigi del 2015 che mirava a limitare il cambiamento climatico – 2020 compreso (di circa 1.2° C superiore ai livelli preindustriali). Nonostante gli annunci fatti da molti governi sulla loro intenzione di ridurre notevolmente le emissioni, gli impegni complessivi attuali sono ancora ben al di sotto dello sforzo richiesto per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Anche se tutti gli impegni dichiarati venissero attuati, le temperature potrebbero comunque salire a più di 3° C sopra i livelli preindustriali entro il 2100 e c'è il rischio che l'aumento medio della temperatura possa superare 1.5° C entro il prossimo decennio.
I firmatari del Comunicato chiedono a tutti i leader di rafforzare i loro sforzi adottando azioni rapide e ambiziose, compreso il sostegno a coloro che sono meno capaci. Aumentare le ambizioni di mitigazione delle Nazioni prima del "bilancio" dell'Accordo di Parigi, previsto per il 2023, aiuterebbe a mettere il mondo su un binario più vicino al raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi e a ridurre il rischio di impatti climatici potenzialmente devastanti. Questo è essenziale se vogliamo evitare livelli pericolosi di cambiamento climatico.
I servizi e le osservazioni meteorologiche e climatiche sono essenziali per sostenere la valutazione del rischio climatico e per comunicare le strategie di adattamento. La comunità meteorologica è ben posizionata per supportare i decision-makers, ma ha bisogno di supporto e risorse da parte dei governi.
Questa dichiarazione è la terza avviata dalla Royal Meteorological Society. La prima è stata il Comunicato sul clima di Parigi (Paris Climate Communiqué pdf) prodotto prima del vertice di Parigi nel 2015; la seconda Dichiarazione collettiva globale sul clima globale (Collective Global Climate Statement pdf) è stata rilasciata nel 2017.
Ci sono più di sessanta società meteorologiche in tutto il mondo che cercano di far progredire la scienza, la professione e la comunicazione della meteorologia e del clima a beneficio della popolazione globale. Lavorando insieme, queste società senza scopo di lucro sviluppano ponti internazionali al fine di incoraggiare la collaborazione e lo scambio di conoscenze, idee e risorse.