I “salti di specie” dell’Università di Udine, tra progetti realizzati e progetti in fase di sviluppo per la sostenibilità
Il 26 marzo è stata la Giornata del risparmio energetico. “M’illumino di meno”, iniziativa promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar e Radio2, individua sul calendario questa data per promuovere stili di vita e azioni sostenibili, e quest’anno festeggia la sua 17esima edizione. L’invito di “M’’illumino di meno” si è esteso a scuole e università, a cui è stato chiesto di sviluppare la tematica del “salto di specie”, l’evoluzione ecologica del modo di vivere di ognuno. Un passo in avanti necessario, in primo luogo, per uscire migliori dalla pandemia e, in secondo luogo, per costruire un mondo in cui la sostenibilità entri nel vocabolario e nelle azioni quotidiane di tutti.
Il contest ha coinvolto numerosi istituti di ogni grado e tantissime università a livello nazionale, tra cui l’Ateneo di Udine. La competizione simbolica ha avuto come obiettivo la creazione di campagne di comunicazione innovative che raccontassero i personali “salti di specie” di ciascuna realtà. In diversi ambiti: dall’abitare alla mobilità, dall’alimentazione all’economia circolare. L’Università di Udine ama creare da sempre sinergia tra i suoi diversi team e dar vita ad attività promozionali uniche e coinvolgenti. Il piano comunicativo, per questa edizione, ha coinvolto e visto in azione: l’Ufficio Relazioni Esterne, il cuore pulsante dei social ufficiali di ateneo; We Are Uniud, il primo gruppo di comunicazione dell’ateneo nato e gestito da studenti; la Commissione Sostenibilità del Consiglio degli Studenti; Uniud Sostenibile, nuova realtà dedicata al corso trasversale sullo Sviluppo Sostenibile avviato a ottobre 2020.
Diverse sono state le iniziative messe in campo dall’Università di Udine. Nella settimana precedente alla Giornata del risparmio energetico, ovvero tra venerdì 19 e venerdì 26 marzo, sulle principali piattaforme social sono stati giornalmente proposti i “salti di specie” più significativi compiuti dall’università per incrementare gli impatti positivi in termini ambientali, etici, sociali ed economici. I temi chiave individuati sono stati la gestione dei rifiuti, l’alimentazione sostenibile, la mobilità, l’economia circolare e l’energia.
L’interesse suscitato dai vari progetti è stato considerevole: dal progetto RicicliAMO, primo passo verso il riciclo e la raccolta differenziata, al Portale del Riuso, sistema che consente di cedere gratuitamente attrezzature e beni funzionanti, ma non più utili alla comunità universitaria, ad altri enti pubblici, scuole e organizzazioni no profit, in modo da ridurre gli scarti elettronici. Passando poi alla promozione degli obiettivi che i Gruppi di lavoro RUS si sono posti rispetto ai progetti per la mensa e il riscaldamento dell’ateneo, la curiosità e la partecipazione della comunità sui social è aumentata.
Ogni giorno, in relazione al tema ecologico trattato, sono stati proposti “Quiz sostenibili” agli utenti del web che seguono le pagine social dell’Università, di We Are Uniud, del Consiglio degli Studenti e di Uniud Sostenibile. Domande sulla sostenibilità, i consumi, il comportamento della popolazione mondiale verso le piccole azioni sostenibili, il ruolo dell’Italia nella lotta al cambiamento climatico. Questi quesiti sono serviti a testare le conoscenze di studenti, studentesse e docenti nei confronti dei mutamenti che hanno investito la nostra società negli ultimi decenni e delle conquiste che ha raggiunto il nostro paese grazie alla promozione di attività green.
In concomitanza al “Quiz sostenibile”, gli utenti hanno avuto la possibilità di lasciare il proprio segno sulla bacheca virtuale dedicata all’iniziativa. È stato chiesto, a chi avesse piacere, di raccontare il proprio personale salto verso la sostenibilità sulla “Bacheca delle azioni sostenibili”. Le numerose testimonianze raccolte ben esprimono il desiderio delle persone di contribuire realmente al cambiamento e al miglioramento del pianeta. «Ho iniziato il mio percorso per il "salto di specie" da molti anni ed è in continuo sviluppo - scrive ad esempio Chiara -. Da 8 anni sono vegetariana e cerco di acquistare il più possibile locale, biologico e di stagione o reperire ciò che mi serve dall'orto domestico e dalle galline. Per l'igiene personale utilizzo prodotti plastic free e zero waste. Tutte le lampadine di casa sono a led e a risparmio energetico. I rifiuti li riciclo facendo una più possibile corretta raccolta differenziata». O, ancora, «per lavare i piatti – esemplifica Tiziana - riutilizzo l'acqua di cottura della pasta».
Le modalità offerte a studentesse, studenti e personale dell’università hanno avuto il principale obiettivo di dare spazio alla trasparenza e consentire di raccontarsi ed essere coinvolti all’interno di una community universitaria online che, oggigiorno, crea vicinanza. Per essere parte del cambiamento, bisogna essere pronti a saltare tutti insieme: questo è il “Salto di specie”.
Un salto in avanti a cui contribuisce anche la Commissione Sostenibilità del Consiglio degli Studenti grazie al ciclo di incontri online su Microsoft Teams, ogni giovedì, dal titolo “Il Futuro è Sostenibile, 60 minuti per un mondo a regola di sostenibilità”. Allo stesso modo, il neo-nato Corso di base sullo Sviluppo Sostenibile, corso on-line on demand, permette di approfondire le tematiche della sostenibilità e il percorso che ognuno può fare per un salto verso la vera rivoluzione ambientale.
Per restare aggiornati sulle iniziative volte alla sostenibilità: https://reterus.it/.