Sono state accorpate le biblioteche di Storia e Lingue
Studi umanistici, nuova biblioteca su oltre 3 mila metri quadri
Andrea Zannini nominato direttore
La biblioteca di Studi umanistici, una volta completate la ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi, costituirà uno dei più importanti punti di riferimento regionali per la ricerca nel settore umanistico. «Dalla primavera – annuncia il direttore Zannini – sarà a disposizione lo spazio dell’ex aula 1 a palazzo Antonini. Entro l’estate partiranno i lavori nella torre libraria di via Mantica. L’auspicio è che, contemporaneamente, possano avviarsi i lavori nella chiesa S. Lucia, la cui ristrutturazione potrebbe dar vita ad una delle più belle e prestigiose biblioteche regionali». L’operazione risponde al progetto intrapreso dall’ateneo di Udine di creazione di quattro grandi aree bibliotecarie omogenee (polo umanistico, medico, tecnico-giuridico e scientifico). Nella prima fase, il progetto esecutivo tecnico-edilizio del Cib8 prevede la trasformazione dell’aula 1 di palazzo Antonini in biblioteca in grado di accogliere oltre 40 mila volumi e la ristrutturazione della cosiddetta “torre libraria” di via Mantica, con la creazione di due grandi sale di consultazione. «L’obiettivo – spiega Zannini – è di creare nel complesso di palazzo Matica-chiesa di S. Lucia una biblioteca in grado di soddisfare la crescita degli studi umanistici».
L’accesso, la consultazione e il prestito sono aperti a studenti, docenti, ricercatori dell’ateneo, ma anche all’utenza esterna, con alcune limitazioni. Il patrimonio librario del Cib 8 è costituito da volumi, periodici e fondi che spaziano dalla storia dell’arte moderna e contemporanea alla storia del diritto, storia medievale e locale, dalla storia del libro, delle biblioteche e biblioteconomia alle discipline catalografiche e classificatorie. Ancora, la sezione friulanistica e delle tradizioni popolari, le scienze filosofiche e antropologiche, la linguistica e filologia, e i testi riguardanti le lingue germaniche, romanze, slave, ugro-finniche, orientali e africane, senza dimenticare vocabolari e preziose cinquecentine. «Degne di nota – ricorda Zannini – sono la Biblioteca austriaca, con fondi donati all’ateneo dalla Repubblica austriaca, che conta oggi circa 4 mila volumi; la sala Zolli del dipartimento di Italianistica, con la ricca collezione storica di dizionari, vocabolari e strumenti di consultazione per la linguistica e l’italianistica. La biblioteca del Centro internazionale sul plurilinguismo».