A Pordenone il personale di biblioteche, mediateche, musei
Marandola: "Il prestito in biblioteca potrebbe anche in Italia divenire a pagamento"
L’esperto internazionale sul diritto d’autore
ha parlato di come cambieranno i servizi in biblioteca
Sono stati per tutta la giornata di oggi molto attenti i circa 80 tra bibliotecari, operatori di videoteche, mediateche, nonché archivi e musei della nostra regione iscritti al seminario di aggiornamento "Diritto d'autore nelle biblioteche e nelle mediateche" che si è svolto presso il campus universitario di via Prasecco. L’attenzione dei presenti è motivata dal fatto che il tema trattato era di particolare attualità, in quanto, negli ultimi anni, il quadro legislativo nazionale ed europeo in materia di diritto d’autore ha subito delle significative modifiche.
"Prima con la nuova legge in materia di diritto d'autore n.248 del 18 agosto 2000 e più recentemente con il Decreto legislativo n.68 del 9 aprile 2003, di recepimento nell'ordinamento italiano della Direttiva europea 2001/29/CE sull'armonizzazione delle legislazioni nazionali dei Paesi aderenti all'Unione Europea – ha spiegato l’esperto internazionale di diritto d'autore e licenze elettroniche, pubblicista specializzato e, fra le altre cose, consulente legislativo di Aib e Avi, Marco Marandola – è mutato profondamente il panorama legislativo. Ad esempio può fare una copia privata di opera audiovisiva solamente chi è proprietario della macchina riproduttrice. Inoltre, proprio in questi giorni, il governo italiano è chiamato a decidere sulla procedura d'infrazione aperta dall'Ue relativamente all'introduzione del prestito a pagamento nelle biblioteche. Entro due mesi noi italiani come gli spagnoli, i portoghesi, francesi, irlandesi e lussemburghesi sapremo se il prestito in biblioteca sarà per la prima volta a pagamento, oppure se il governo deciderà di fare ricorso alla Corte di giustizia europea. Se il prestito anche in Italia diverrà a pagamento, sicuramente non sarebbe d’aiuto alla frequentazione delle biblioteche e, di conseguenza, alla diffusione della cultura".
L’incontro, lo ricordiamo, si è svolto per iniziativa dell'Università di Udine, dell'Avi (Associazione videoteche e mediateche italiane), dell'Aib (Associazione italiana biblioteche) e gode del sostegno del Servizio di cineteca della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone e del Consorzio di Pordenone per la formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca.