Mercoledì 9 dicembre al polo Santa Chiara a Gorizia

Comunicare il sociale in provincia di Gorizia: progetti di valorizzazione ambientale, culturale e sociale

Workshop del Laboratorio di relazioni, organizzazione e comunicazione

 Progetti di valorizzazione ambientale, sociale e culturale attivati sul territorio della provincia di Gorizia saranno presentati e analizzati nell’ambito di “Go social. Comunicare il sociale nel sociale”, workshop dell’Università di Udine in programma mercoledì 9 dicembre, dalle 10 alle 13, nell’aula 3 del polo Santa Chiara (via Santa Chiara 3) a Gorizia. L’evento sarà coordinato da Renata Kodilja e Donatella Cozzi dell’Università di Udine, con la collaborazione di Mario Mirasola, giornalista e regista della Rai Friuli Venezia Giulia.

 
«Scopo della comunicazione sociale – spiega Kodilja, coordinatrice scientifica del Laboratorio di relazioni, organizzazione e comunicazione (Roc) che organizza l’incontro – è aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza collettive su problemi di interesse generale e a progetti con ricadute sul benessere della collettività. Progetti innovativi di comunicazione sociale possono contribuire a modificare e migliorare comportamenti e atteggiamenti collettivi rispetto a temi di interesse comune».
 
Nicola Strizzolo, docente di sociologia dell’ateneo friulano, a partire dall’esperienza dell’evento “Comunicare social4social”, spiegherà le potenzialità del social networking nell’essere utile a una comunità estesa, le competenza mediali e organizzative per creare un tessuto comunicativo e relazionale che, per esempio, dalle istituzioni o dalle associazioni di volontariato arrivi alla cittadinanza.
 
Il progetto “LAM: Comunicare l’integrazione attraverso il gioco”, illustrato da Anna Devecchi (LAM_ Look At Me), mira all’inclusione di bambini disabili con bambini normodotati, non solo per migliorare la qualità di vita dei primi, ma anche per educare le future generazioni ai valori della collaborazione, dell’accettazione delle diversità, della coesione e dell’aiuto reciproco, grazie anche al ruolo delle famiglie.
 
Raffaella Sgubin, dei Musei provinciali di Gorizia, spiegherà come si comunica il patrimonio culturale, portando l’esempio proprio dei musei provinciali.
 
Silvana Corbatto e Francesca Soglian, della Biblioteca comunale di Monfalcone, parleranno di “Books in the city. Leggendo per la città”. Si tratta di una manifestazione di letture ad alta voce itineranti in vari luoghi della città dei cantieri. L’intento non è solo quello di far riscoprire il valore del racconto e il piacere della condivisione della lettura ad alta voce. L’obiettivo è anche quello di interessare e avvicinare cittadini e vari attori sociali a un’esperienza partecipativa per favorire una riappropriazione dei luoghi della città.
 
Con “#leparolecheferiscono. Comunicare il genere nei social media”, Donatella Lanzarotta, linguista e antropologa culturale, ha voluto “svelare” il modello in base al quale la cultura di genere separa l’impudenza dalla galanteria, lo scherzo di cattivo gusto dall’insulto alla persona, ciò che si considera legittimo, seppur sgradevole, e ciò che si considera illegale, per quanto consueto.
 
Infine, Giovanna Roiatti, dell’associazione “Intramoenia” ha presentato il progetto “Re-start – women 2.0”, un esempio di cooperazione tra donne per le donne”. Si tratta di una piattaforma online con la quale le donne possono accedere a contenuti formativi, come corsi d'informatica, di marketing, di project e di personal management. Inoltre le corsiste usufruire di informazioni e supporto per problemi che possono trovarsi ad affrontare nella quotidianità familiare con anche la consulenza di professionisti esterni.
 

L’evento è promosso dal Laboratorio di relazioni, organizzazione e comunicazione (Roc) in collaborazione con UniFerpi di Gorizia e il sostegno del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia e la Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia.

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