Sottoscritto oggi a Roma il protocollo di intesa
Ateneo di Udine e Fondazione “I Lincei per la Scuola” uniti per la formazione
La Scuola Superiore coordinerà il nuovo Polo didattico udinese nell’ambito del progetto promosso da Accademia dei Lincei e Miur
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Da sinistra Luca Serianni, Alberto De Toni e Andrea Tabarroni
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La firma del protocollo
Il rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, e il presidente della Fondazione “I Lincei per la Scuola”, Luca Serianni, hanno sottoscritto a Roma il protocollo di intesa per la nascita del Polo didattico di Udine nell’ambito del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”. Il Polo udinese, ventitreesimo avviato in Italia, sarà coordinato dalla Scuola Superiore dell’Ateneo friulano. La struttura sarà dedicata alla formazione degli insegnanti delle scuole secondarie superiori di I e II livello, leva strategica per promuovere la qualificazione del servizio scolastico. Il protocollo di intesa sarà valido fino al 31 ottobre 2020 e potrà successivamente essere rinnovato per ulteriori periodi triennali.
«Siamo onorati – ha detto Alberto De Toni – di entrare a far parte del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”, una tra le iniziative più interessanti e innovative sulla didattica e la formazione degli insegnanti e degli studenti e sul consolidamento e ampliamento della conoscenza scuola-università. Questa iniziativa raccoglie appieno, ampliandoli, alcuni degli obiettivi su cui la nostra università è da sempre impegnata, ovvero la promozione, divulgazione e didattica delle conoscenze scientifiche, la diffusione della cultura, la formazione e valorizzazione dei giovani, degli operatori culturali e degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado».
«Sono molto lieto di questa collaborazione con l'Università di Udine, che permetterà una presenza delle nostre attività formative in un territorio importante e culturalmente attivo come il Friuli – ha affermato il presidente Luca Serianni -. Sono convinto da molto tempo che la scuola e l'università non siano che diverse tappe di uno stesso percorso formativo che ha come obiettivo, attraverso l'indispensabile contributo dei docenti, la formazione di un cittadino maturo e professionalmente preparato».
Referenti per il progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale” sono Marcella Marsili per la Fondazione “I Lincei per la Scuola” e Andrea Tabarroni, direttore della Scuola Superiore udinese, per il Polo didattico di Udine.
«La collaborazione fra la Fondazione “I Lincei per la Scuola” e l’Università di Udine – ha affermato Andrea Tabarroni – ha come scopo prioritario il miglioramento e l’innovazione della didattica. Attraverso la Scuola Superiore, per sua natura dedicata a una formazione di eccellenza di carattere multidisciplinare, verranno realizzati corsi di formazione rivolti a docenti delle scuole e mirati a innovare la didattica nelle tre discipline chiave dell’italiano, della matematica e delle scienze, con particolare attenzione alla promozione della cultura digitale per contribuire a diffondere un metodo basato più sulla sperimentazione in classe che sul nozionismo. Insieme con il mondo della scuola vogliamo elaborare programmi, progetti e iniziative di approfondimento e di diffusione della cultura scientifica e umanistica».
Il progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale” è promosso dal 2010 dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con lo scopo di proporre e organizzare attività di formazione per i docenti, volte al miglioramento del sistema dell’istruzione, attraverso corsi di aggiornamento nelle tre discipline considerate dal progetto - italiano, matematica e scienze - e svolte con metodo laboratoriale. Nel giugno 2015 è stata costituita la Fondazione “I Lincei per la Scuola” al fine di promuovere, attraverso specifici progetti, una nuova didattica nella scuola, migliorare i sistemi d’istruzione e di formazione e attivare una rete nazionale, con Poli locali, in grado di sviluppare, nella pluralità delle iniziative, una rinnovata metodologia di insegnamento delle suddette materie, capace di stimolare l’apprendimento del metodo scientifico e lo sviluppo della creatività e che possa incidere nel tempo su tutto il territorio nazionale.