Presentazione domani a Roma presso Radio Vaticana

Testimoni della Passione? Ecco i risultati dello studio sugli ulivi del giardino del Getzemani

Affidata al dipartimento di Scienze agrarie a ambientali dell’Università di Udine l’identificazione genetica delle plurisecolari piante

È frutto del lavoro dei ricercatori dell’Università di Udine l’identificazione genetica degli olivi del giardino del Getzemani a Gerusalemme. Raffaele Testolin, docente del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’ateneo friulano, è, infatti, parte dell’equipe di specialisti in vari settori che dal 2009, con il coordinamento di Antonio Cimato del Cnr di Firenze, ha studiato gli ultimi otto ulivi plurisecolari del giardino del Getzemani per capire se queste antichissime piante del Monte degli Ulivi siano gli ultimi testimoni viventi della Passione di Cristo. I risultati della ricerca scientifica, promossa dalla Custodia di Terra Santa, (che saranno presto pubblicati in un volume scientifico, edito da Edizioni Terra Santa), vengono presentati in una conferenza stampa domani, venerdì 19 ottobre, a Roma nella sede della Radio Vaticana.

«Lo studio – anticipa Raffaele Testolin – ha permesso di svolgere ricerche miranti a valutare l’età, l’identità genetica e lo stato di salute di un campione di piante rappresentativo dell’oliveto del giardino del Getsemani, grazie al coinvolgimento di specialisti di olivicoltura, fisica, chimica e microscopia elettronica, fitopatologia, dendrocronologia, genetica molecolare, biologia evoluzionistica e storia. In particolare, all’università di Udine è stata affidata l’identificazione genetica degli ulivi del Getsemani per la oltre ventennale esperienza specifica maturata dal gruppo di genetica dell’ateneo nel campo del riconoscimento genetico, o fingerprinting, delle piante coltivate».

I ricercatori coinvolti nello studio provengono da 3 istituti di ricerca e 5 dipartimenti universitari: l’istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa), l’Istituto di fisica applicata ‘Nello Carrara’; l’Istituto di chimica dei composti organometallici – Centro di microscopie elettroniche; il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine; il dipartimento di Biologia evoluzionistica ‘Leo Pardi’, di Biotecnologie agrarie e il laboratorio e di Ecologia e fisiologia vegetale dell’università di Firenze; il dipartimento di Scienze agrarie e agro-ambientali dell’Università di Pisa; il laboratorio di Merceologia dell’Università Chieti-Pescara.

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