Il Corridoio Adriatico-Baltico e il ruolo delle istituzioni europee, nazionali e regionali
Ne parlano Debora Serracchiani, Riccardo Riccardi,
Maurizio Maresca e Dario Danese
Avviato dall’Università di Udine un progetto di studio con partner del mondo finanziario e dei trasporti e con il sostegno di Regione FVG e Land della Baviera
“La sfida del nuovo Corridoio Adriatico-Baltico: il ruolo delle istituzioni europee e nazionali e della regione Friuli Venezia Giulia” è il titolo della lezione, aperta al pubblico, che terranno all’Università di Udine l’europarlamentare Debora Serracchiani e l’assessore regionale alla viabilità e trasporti Riccardo Riccardi. La lezione, organizzata nell’ambito del corso di studio di Diritto internazionale, sarà presentata da Maurizio Maresca, titolare del corso, ordinario di diritto internazionale e dell’Unione Europea. Al termine della lezione, cui interverranno amministratori pubblici e operatori economici, Dario Danese, direttore centrale delle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici della Regione FVG, illustrerà i contenuti del disegno di legge regionale predisposto per attuare il Corridoio. L’appuntamento è per domani, venerdì 4 novembre, dalle 9 alle 12.30 presso l’aula 3 del polo economico-giuridico dell’Ateneo, in via Tomadini 30 a Udine.
Il Corridoio Adriatico-Baltico è incluso oggi nella lista dei “progetti prioritari” varata dalla Commissione Europea lo scorso 19 ottobre. «Da tempo – ricorda Maresca - l’Università di Udine ha elaborato una serie di proposte che mettono in risalto la centralità del Corridoio come unica struttura in grado di alimentare l’Europa dal Mediterraneo, nei due segmenti Trieste-Monfalcone-Udine-Monaco-Vienna e Koper-Lubiana-Maribor-Monaco-Vienna».
«La scommessa, ora – aggiunge Maresca –, è quella di attivare in tempi rapidi, in un Paese in cui le tratte internazionali dei corridoi tardano a essere realizzate, un’infrastruttura in larga parte esistente, migliorando il tracciato ferroviario e, soprattutto, realizzando una piastra portuale in grado di contendere traffico ai sistemi portuali del Nord Europa».
In questo senso «l’Università di Udine, con importanti partner del mondo finanziario, come Hypo Vereins e Bank of Austria, e dei trasporti, come APM Terminal, To Delta e Italia Marittima, e con il decisivo e fondamentale sostegno della Regione FVG e del Land della Bavira – annuncia Maresca – ha avviato un progetto di studio di un nuovo modello di corridoio fortemente integrato e in grado di superare le criticità che, fino a oggi, si sono manifestate nel caso dei corridoi che interessano il Sud dell’Europa».