Venerdì 14 e sabato 15 nel polo universitario di via Tomadini

Il diritto dell'acqua: problemi globali e soluzioni nazionali

A Udine docenti da tutta Italia
per discutere sul tema in una prospettiva comparata

“Il diritto all’acqua. Alcune riflessioni in prospettiva comparata” è il titolo del convegno che si svolgerà all’Università di Udine venerdì 14 e sabato 15 ottobre a Udine, presso la sala Tomadini di via Tomadini 30. Docenti di diverse università italiane affronteranno il tema con interventi che spazieranno dai profili di diritto internazionale a quelli economici. In particolare, verranno analizzate le soluzioni adottate in vari Paesi del mondo, dal Sudafrica all’India. Una speciale attenzione, infine, verrà dedicata all’ambito europeo, nel quale si colloca il caso italiano.

L’iniziativa coinvolge la facoltà di Giurisprudenza, il dipartimento di Scienze giuridiche e la Scuola Superiore dell’università friulana, che ha seguito l’organizzazione, e vede la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il convegno ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione di diritto pubblico comparato ed europeo, del Comune e della Provincia di Udine e l’apprezzamento della Regione Friuli Venezia Giulia.

«Il convegno – spiega la coordinatrice del convegno, Laura Montanari, ordinario di Diritto pubblico comparato all’Università di Udine – nasce dall’idea, condivisa con alcuni colleghi che partecipano all’Associazione di diritto pubblico comparato ed europeo, di proporre una riflessione sul tema del diritto all’acqua che esca da un’ottica meramente nazionale e cerchi di cogliere i problemi che ormai su scala globale interessano la risorsa idrica, fondamentale per la vita di ogni persona e per la sopravvivenza di interi popoli». Si tratta, sottolinea Montanari «di una prospettiva di analisi che è spesso mancata nei dibattiti che hanno accompagnato la campagna referendaria della scorsa primavera e che grazie alla disponibilità di colleghi di diverse università italiane, esperti del tema, speriamo di riuscire a sviluppare nel corso convegno».

Venerdì 14 ottobre il convegno si aprirà alle 14.30. Dopo i saluti introduttivi, il via ai lavori della prima sessione, presieduta da Laura Montanari. Interverranno: Attila Tanzi dell’Università di Bologna su “Il tortuoso tragitto del diritto internazionale delle acque tra interessi economici e ambientali”; Antonio Massarutto e Paolo Ermano dell’Università di Udine su “L’acqua come bene economico: profili allocativi e distributivi”. Saranno quindi indagate grandi aree geografiche, attraverso le relazioni di: Veronica Federico dell’Università di Firenze su “Ogni persona ha diritto d’accesso all’acqua”. Acqua e diritti fondamentali in Sudafrica”; Claudia Sartoretti dell’Università di Torino su “Il problema ‘acqua’ in Medio Oriente”; Luca Mezzetti dell’Ateneo di Bologna su “Il diritto all’acqua negli ordinamenti di Paesi latinoamericani: evoluzioni recenti e prospettive”; Domenico Amirante e Carmine Petteruti della Seconda Università di Napoli su “Il diritto dell’acqua in India tra regolazione e conflitti”.

Sabato 15 ottobre la seconda sessione di lavori si aprirà alle 9, coordinata da Tommaso Edoardo Frosini dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le relazioni saranno dedicate all’area europea. In particolare, Vera Parisio dell’Università di Brescia interverrà su “La gestione del servizio idrico nell’esperienza francese” e Antonello Tarzia dell’Università di Bari Lum affronterà il caso spagnolo con una relazione su “Derecho de aguas. Costituzione e Statuti di autonomia: verso la decomposizione del modello di gestione unitaria?”. Due relazioni saranno poi dedicate al caso italiano: Paolo Carrozza della Scuola Sant’Anna di Pisa discuterà di “Beni pubblici, provate virtù?” ed Emanuele Boscolo dell’Università di Como parlerà de “La disciplina pubblicistica delle acque tra pubblicità, tutela ecologica della risorsa e distribuzione universale garantita”. Dopo il dibattito, le conclusioni saranno affidate al presidente dell’Associazione di diritto pubblico comparato ed europeo Giuseppe Franco Ferrari, dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.

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