Lunedì 7 aprile dalle 9 alle 13 nell’aula S4 di via Prasecco
Il regista e produttore Paolo Virzì al Centro Polifunzionale di Pordenone
Gli studenti incontrano l’autore di “Tutta la vita davanti”
Da martedì a giovedì corso intensivo di montaggio digitale con il pluripremiato Paolo Cottignola
È uno dei registi più talentuosi della nuova generazione e ha collezionato prestigiose collaborazioni e premi importanti fin dall’inizio della sua carriera. Il regista, sceneggiatore e produttore Paolo Virzì sarà a Pordenone lunedì 7 aprile dalle 9 alle 13 per incontrare gli studenti dell’università di Udine nell’aula S4 del Centro Polifunzionale di via Prasecco 3/a. L’incontro si inserisce nell’ambito delle attività didattiche dei corsi di “Regia” e di “Storia e tecnica del cinema” tenuti da Marco Rossitti. «Dopo la memorabile lezione del regista bolognese Giorgio Diritti, autore de Il vento fa il suo giro candidato quest’anno al David di Donatello come miglior film – sottolinea Rossitti –, questa è un’ulteriore, imperdibile occasione per gli studenti pordenonesi di conoscere da vicino l’attività e il lavoro di uno tra i più interessanti registi italiani, considerato l’erede della grande tradizione della commedia all’italiana». Ma non basta. Da martedì 8 a giovedì 10 aprile un altro nome di spicco del cinema italiano, il montatore Paolo Cottignola (David di Donatello 2002 per Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi e nomination al David di Donatello 2008 per il film La giusta distanza di Carlo Mazzacurati), terrà un corso intensivo di montaggio digitale per gli studenti di Pordenone, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 sempre nell’aula S4.
Nato a Livorno nel 1964, Paolo Virzì ha frequentato il corso di sceneggiatura di Furio Scarpelli al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Terminati gli studi, ha collaborato a diversi soggetti cinematografici, tra cui nel 1990 quello di “Turné” di Salvatores, prima di esordire dietro la macchina da presa nel 1994 con “La bella vita”, che gli ha procurato il Ciak d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, il Nastro d’Argento e il David di Donatello come miglior regista emergente. Con i successivi “Ferie d’agosto” (1995, David di Donatello come miglior film dell’anno), “Ovosodo” (1997, Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia) e “Baci e Abbracci” (1999) si è messo in evidenza come uno dei più interessanti registi italiani della nuova generazione. Tra gli altri suoi film si ricordano “My name is Tanino” (2001), “Caterina va in città” (2003), “N - Io e Napoleone” (2006) e “Tutta la vita davanti”, in questi giorni nelle sale, commedia agro-dolce sul precariato raccontata attraverso il mondo dei call center. Il film è liberamente ispirato al libro “Il mondo deve sapere” di Michela Murgia.