Il 15 marzo la squadra udinese al concorso Sae aerodesign

Aeromodellismo: sfida a Dallas fra team universitari da tutto il mondo

Esperienza didattica e formativa per sette studenti in ingegneria dell’Ateneo, unica squadra italiana presente alla competizione

Si chiama AeroUD (http://aeroud.uniud.it) la squadra formata da sette studenti dell’Ateneo di Udine, unico team di un’università italiana che il prossimo 15 marzo parteciperà al concorso Sae aerodesign (http://students.sae.org/competitions/aerodesign/), cui partecipano annualmente studenti di ingegneria di università americane e mondiali in una sfida di progettazione, realizzazione e test di aeromodelli radiocomandati. AeroUD volerà a Fort Worth, vicino a Dallas (Texas), con T2, aeromodello progettato, realizzato e messo a punto in 20 mesi di lavoro, con la supervisione dei docenti Luca Casarsa e Marco Giovagnoni del Dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica. Gli studenti del team, divisi nei tre gruppi di lavoro dedicati ad aerodinamica, strutture e impianti, sono Kevin Altarac, Gian Luca Gori, Fabio Pagnacco, Francesco Fabbro, Daniele Orioli, Giulio Andrin, Luca Furlani.

La competizione Sae aerodesign si svolge annualmente negli Stati Uniti e in Brasile e ha l’obiettivo di fornire a studenti universitari di ingegneria una concreta esperienza ingegneristica, dando occasione agli studenti di affrontare situazioni e problematiche che gli ingegneri, nella vita lavorativa reale, debbono quotidianamente risolvere. Gli studenti di AeroUD, nome scelto «per attaccamento alla nostra università – dicono i ragazzi – e alla nostra terra, tanto ricca di storia aeronautica», si sfideranno con 80 squadre provenienti da 20 Paesi.

Il concorso «è un’ottima e quasi unica occasione, in ambito universitario, che permette ai nostri studenti – spiegano Casarsa e Giovagnoni – di sviluppare un progetto completo, dall’idea alla realizzazione, sperimentando tutte le fasi necessarie: progettazione, costruzione, test, gestione e organizzazione». Questa esperienza, che vede uniti e impegnati studenti e docenti in un confronto alla pari, come in un vero e proprio team, «è una sfida nuova – concludono i docenti - per noi e per i ragazzi. L’auspicio è che questo lavoro possa essere anche un primo passo per l’avvio di un nuovo filone di competenze in campo aeronautico all’interno del nostro ateneo». Il lavoro di AeroUD è sostenuto da molti sponsor del territorio regionale, tra i quali Spada Viaggi, Fabbro arredi, Pratic, Myo, Ideando Pubblicità, Italwood.

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