Esperti nella prevenzione e nella gestione del rischio idrogeologico. Li formerà l’Università di Udine, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, grazie al nuovo master di secondo livello in “Analisi, valutazione e mitigazione del rischio idrogeologico” (Avamiri). Obiettivo del master è preparare figure professionali, come ingegneri, geologi e architetti, specializzate nel monitoraggio e nella valutazione del rischio idraulico e di frana e nella progettazione delle opere adeguate di difesa utilizzando tecniche a basso impatto estetico e ambientale. In particolare, questi esperti saranno in grado di progettare interventi idraulici in alveo, per la stabilizzazione dei versanti, per la messa in sicurezza delle aree esposte al rischio di piena e di pianificare la delimitazione delle aree esposte ai maggiori livelli di pericolosità idrogeologica.
Per l’ammissione al master è richiesta la laurea vecchio ordinamento in Ingegneria civile e ambientale, Scienze geologiche, Scienze ambientali e Architettura o la laurea specialistica/magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, Ingegneria civile, Scienze geologiche, Scienze e tecnologie geologiche, Scienze geofisiche e Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio.
Il corso prevede un numero massimo di 20 iscritti. Le domande di ammissione devono essere presentate o spedite entro venerdì 30 gennaio alla Ripartizione didattica-Sezione servizi agli studenti e ai laureati, in via Mantica 3 a Udine. Gli sportelli sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 11.30, e giovedì dalle 14 alle 16. Manifesto degli studi e modulo della domanda sono disponibili on line all’indirizzohttp://www.uniud.it/didattica/post_laurea alla voce “Master e perfezionamento”. Per ulteriori informazioni: 0432 556706.
Il master ha un valore di 60 crediti formativi universitari. Si svolgerà da febbraio a dicembre e avrà sede presso il Centro polifunzionale dell’Ateneo a Gorizia, in via Diaz 5. L’impegno complessivo per i partecipanti è di 600 ore e comprende: 400 ore di attività didattiche, 100 di esercitazioni in laboratorio e di attività di rilievo e monitoraggio in campagna e 100 ore di tirocinio. Le lezioni si terranno giovedì, venerdì e sabato. Sono previsti dei semiari su argomenti specifici con contenuti applicativi e progettuali ai quali potranno partecipare gratuitamente anche i professionisti interessati iscritti agli Ordini degli Ingegneri, dei Geologi e degli Architetti.
«L’attività formativa – spiega il direttore del master, Paolo Paronuzzi –, grazie alla specifica base teorica supportata dalle esperienze sul terreno, dalla modellazione numerica e dall’analisi di casi reali, consentirà di ottenere una specifica preparazione nel campo dell’analisi e della mitigazione del rischio idrogeologico, integrata dalla conoscenza delle moderne tecnologie di rilevamento utilizzate per la caratterizzazione dei versanti e dei sistemi fluviali, insieme alle più aggiornate procedure di analisi e di archiviazione dei dati territoriali georiferiti».