Sviluppare le capacità degli studenti di applicare concretamente il diritto per prepararli all’esercizio delle professioni legali. È l’obiettivo delle “Cliniche legali”, nuovi laboratori attivati dall’accademico 2016-2017 nel
corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Udine.
Una sorta di mini praticantato anticipato grazie al quale gli studenti hanno l’opportunità di applicare il diritto trattando casi concreti e perfezionando l’utilizzo di metodi e strumenti propri dei giuristi. Questo contribuirà ad aumentare la comprensione dell’ordinamento giuridico e ad aiutare il personale e graduale processo di transizione dal ruolo di studente a quello di professionista del diritto. A questo scopo è previsto anche il coinvolgimento di operatori del diritto esterni, come avvocati, magistrati, notai, funzionari di enti pubblici e privati.
Le Cliniche finora attivate sono nove: diritto agrario, diritto civile, diritto costituzionale, diritto europeo, diritto di famiglia, diritto e procedura penale, informatica giuridica, logica e argomentazione giuridica, tecniche di drafting (ad esempio, scrittura atti).
Nelle Cliniche legali gli studenti saranno chiamati a esercitare le capacità di: identificare il problema giuridico, effettuare ricerche (giurisprudenza, dottrina, normativa ecc), analizzare compiutamente il caso ed elaborare strategie per risolverlo, argomentare le posizioni giuridiche assunte, redigere testi giuridici giudiziali e stragiudiziali.
Esse sono obbligatorie e di due tipi: la Clinica, per sviluppare la capacità di applicare il diritto a casi concreti (14 ore di lezione, 2 crediti formativi); e la Clinica interdisciplinare, per acquisire la capacità di affrontare le complessità nell’applicazione del diritto (21 ore di lezione, 3 crediti formativi). Lo studente dovrà frequentare, tra il secondo e il quinto anno, tre Cliniche e due Cliniche interdisciplinari. L’elenco aggiornato delle Cliniche attivate sarà pubblicato 10 giorni prima l’inizio delle lezioni di ogni semestre didattico.
«Grazie alle Cliniche – spiega Mario Nussi, coordinatore dei corsi di studio dell’area giuridica – gli studenti potranno accostarsi al sapere giuridico non solo in maniera teorica, ma anche entrando in contatto con il diritto vivente. Le Cliniche stimolano, invero, il lavoro personale e l’assunzione diretta di responsabilità, offrendo al contempo opportunità di approfondimento e di introspezione».
«Gli studenti – sottolinea Marina Brollo, direttrice del Dipartimento di scienze giuridiche – acquisiranno così la capacità di accostarsi in modo concreto e critico ai problemi legati all’applicazione della legge, soprattutto in relazione alle varie declinazioni della difesa dei diritti. Matureranno così la consapevolezza che il diritto, oltre a colorare ogni attività quotidiana, persegue anche finalità di crescita culturale e di sostegno sociale. Con i corsi dell’area giuridica e le nuove Cliniche, l’Università promuove la diffusione della cultura della legalità».