Al concorso promosso da Istituto regionale per le Ville Venete e Regione Veneto
Ville venete: premio al progetto Uniud di valorizzazione e innovazione tecnologica con l’energia eolica
Realizzato da Fabio Fulchir e Livio Petriccione del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura
Grazie a un progetto di valorizzazione delle ville venete basato sullo sfruttamento dell’energia eolica, Fabio Fulchir e Livio Petriccione, del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Udine, si sono classificati al terzo posto del concorso d’idee “Progettare il restauro efficiente – innovazione tecnologica al servizio delle ville venete”. Il concorso è stato promosso dall’Istituto regionale per le ville venete (Irvv) in collaborazione con la Regione Veneto.
Il progetto di Fulchir e Petriccione, intitolato “Villa Fulcis e Villa Braida: barriere a energia eolica con superfici oscillanti”, prevede l’inserimento in punti strategici del territorio limitrofo alle ville delle installazioni oscillanti che si ispirano al moto delle piante sottoposte all’azione del vento. Villa Fulcis si trova a Belluno, mentre Villa Braida è a Mogliano Veneto. Il sistema ideato da Fulchir, docente a contratto del corso di laurea in Scienze dell’architettura, e Petriccione, dottorando in Ingegneria civile, architettura e territorio, è ora in fase di sviluppo.
«L’idea progettuale – spiegano Fulchir e Petriccione – sfrutta la risorsa eolica e risponde all’esigenza di essere di basso impatto ambientale, di completa reversibilità e amovibilità, e allo stesso tempo di tutela del bene “villa veneta” nel suo originario splendore, proteggendolo dai disturbi provocati da urbanizzazione industriale, cementificazione, vicinanza di assi viarie o ferroviarie che limitano fortemente la percezione del contesto paesaggistico monumentale».
Il concorso intendeva premiare progetti di restauro di ville venete con contenuti tecnologici in grado di garantire elevate prestazioni con ridotti consumi di energia primaria, minime emissioni in ambiente grazie all’impiego di energie rinnovabili. Le proposte inoltre dovevano prevedere dispositivi e impiantistica d’avanguardia per favorire la qualità estetica dell’integrazione edificio-impianto e garantire la valorizzazione del ruolo storico architettonico e paesaggistico delle ville.