Missione condotta Ateneo friulano e Soprintendenza del mare
Progetto Kaukana, 1ª campagna di archeologia subacquea in Sicilia
Ricerche sulla nave di epoca bizantina sepolta nei fondali di Punta Secca, nel ragusano
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Operazioni di documentazione
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Il sito bizantino di Kaukana visto dal mare
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Trasporto del cassero per facilitare le operazioni di scavo
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L’area di lavoro
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Operazioni di scavo subacqueo con sorbona
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Scavo con sorbona
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Relitto di Punta Secca, particolare delle ordinate
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Operazioni di documentazione
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Prelievi per analisi paleobotaniche
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Da sinistra Maurizio Buggea, Massimo Capulli, Dario Innocenti, Lia Quarantotto, Nicolò Bruno
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Relitto di Punta Secca: entrata in acqua
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Messa in opera della sorbona ad acqua
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Assistenza di superficie
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Operazioni di scavo subacqueo con sorbona
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Particolare delle ordinate dell'imbarcazione
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Operazioni di documentazione
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Recupero reperti
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Prelievi per analisi paleobotaniche
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Il team dell'Università di Udine: Massimo Capulli, Dario Innocenti e Lia Quarantotto
Prima missione di archeologia subacquea in Sicilia per i ricercatori dell’Università di Udine impegnati nelle acque antistanti Kaukana, in provincia di Ragusa. Il “Progetto Kaukana”, come è stato denominato, vede impegnati l’Unità di archeologia subacquea dell’Ateneo friulano, la Soprintendenza del mare della Regione Sicilia con il sostegno dell’Institute of Nautical Archaeology di College Station (Texas, Stati Uniti). L’indagine unisce, in particolare, l’attività di ricerca a quella di formazione degli studenti di archeologia subacquea. Il progetto è diretto da Massimo Capulli, docente di archeologia subacquea e navale del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium) dell’Università di Udine, e da Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare della Regione Sicilia.