La contraddizione centro/periferia genera diseguaglianze che portano alla fuga dai contesti rurali. La montagna è però una periferia peculiare, che nelle epoche passate è stata capace di produrre innovazione e cambiamento. Si può pensare di ricomporre questo Paese non dal basso, ma dalle Terre Alte? E' questa la domanda a cui cercheranno di dare alcune risposte gli esperti chiamati a convegno dal Cantiere Friuli dell'Università di Udine il 23 marzo 2019 dalle ore 9.30 (ore 9 registrazione partecipanti), nella sala Uti, in via Carnia Libera 1944, a Tolmezzo, per discutere e confrontarsi sul tema “La prospettiva della montagna nella relazione centro/periferia. L'iniziativa è a cura di Uniud, in collaborazione con Innovalp, Coralp, proCarnia, e viene proposta come seconda anteprima del Festival Innovalp, con il patrocinio dell'Uti della Carnia.
Giunto alla terza edizione, che si terrà dal 27 al 30 marzo a Tolmezzo, Innovalp è il festival delle idee per la montagna, evento che rivoluziona il paradigma narrativo al quale siamo abituati quando si parla di montagna: da luogo della difficoltà a luogo dell’accoglienza capace di dare opportunità. Dalla sua nascita, il festival si pone l’obiettivo di far riflettere sulla dimensione antropologica e culturale della montagna, per comprendere il contesto montano e scoprire da dove nasce la dicotomia esistente fra origine e destinazione di un territorio. Il tema di quest’anno è “Voglia di volare - La montagna come luogo in cui trasformare le disuguaglianze in opportunità di crescita.”
L'incontro, dopo dagli indirizzi di saluto di Anna Zilli, docente dell'ateneo friulano e delegata del Rettore alla Montagna e Autonomie Locali, e di Pasquale D’Avolio, dell'Associazione Pro Carnia 2020, sarà aperto dall'attesa relazione di Giuseppe De Rita, Presidente e fondatore della Fondazione Censis, esperto sociologo ed editorialista di fama, sul tema “Le tante variabili della montagna”. Subito dopo, la tavola rotonda coordinata da Elena D’Orlando, direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Udine, con gli interventi di Alberto De Toni, rettore dell'Università degli Studi di Udine, Romano Lepre, presidente dell'Associazione Pro Carnia 2020 e Giuseppe Mareschi, presidente Coralp. A seguire, il dibattito e le conclusioni, infine alle 12.30 un omaggio in musica al maestro Giovanni CancianI (1936-2018), dal titolo “L’arte consola la storia e salva l’uomo in questa terra e forse anche oltre”.
In collaborazione con il festival Innovalp, l'Università di Udine sviluppa nella stessa giornata l'iniziativa “Innovalp @ Uniud on the road, Esercizi di Futuro Complesso” con gli studenti dell'ateneo: la classe dirigente di domani si mette alla prova, attraverso una serie di tavoli itineranti per lo studio del futuro dei giovani delle diverse aree della montagna friulana e per visualizzare e indirizzare i cambiamenti, nella convinzione che “Gli orizzonti appartengono a chi sa cambiarli, anche solo nell’immaginazione”. Allo stesso modo gli orizzonti di futuro possono appartenere alla comunità che si ferma a riflettere e a definire i futuri desiderabili dentro i cambiamenti attuali (e in arrivo).
Il prof. Mauro Pascolini, responsabile di Cantiere Friuli precisa che «questo è un ulteriore passo concreto dell’attenzione dell’Università di Udine e in particolare del progetto Cantiere Friuli, verso la montagna. E’ un ulteriore passo, dopo le riflessioni sulla demografia delle aree montane regionali, sviluppate dall’Officina Demografia e Territorio, verso la costituzione di una Officina dedicata ai temi della montagna, una montagna che, di fronte alla globalizzazione e ai cambiamenti climatici, assume un ruolo centrale non solo come luogo di produzione di beni e servizi ma pure come laboratorio per la sperimentazione di percorsi innovativi per la costruzione di modelli di sviluppo sostenibili».
Nel seminario, i partecipanti saranno coinvolti in un “esercizio di futuro”, in cui condivideranno timori, aspettative e innovazioni da coltivare per avvicinarci a futuri localmente e concretamente desiderabili. Alcuni elementi di futuri collettivi saranno così dipanati e chiariti nei possibili sviluppi di “semi di futuro nel presente”. Il baricentro dei futuri immaginati sarà la montagna e le sue opportunità di sviluppo umano, sociale, culturale ed economico, in equilibrio con i sistemi socio-ecologici e con le persone al centro. Gli esercizi verranno svolti dai primi 20 studenti iscritti, gli altri, ovvero dal ventunesimo, potranno assistere alle prove, sia studenti di UniUd che partecipanti generici. Sono quattro le sedi con studenti Uniud: Maniago (PN), ore 9.30 Fabbrica delle Idee - Via Violis, 12; San Pietro al Natisone (UD),ore 9.30 Sala Consiliare Comune di San Pietro al Natisone - Via Alpe Adria, 56; Tolmezzo (UD), ore 14.30, Coperativa Cramars, Via della Cooperativa 11/N; Moggio (UD), ore 14.30, Sala Consiliare del Comune in Piazza Uffici 1. La segreteria scientifica dell'iniziativa è a cura di Elena D'Orlando e Anna Zilli.