Presentati i risultati del progetto AGER HepiGet per migliorare la produzione del prosciutto

Questa mattina a partire dalle ore 9.30, si è tenuta ad Udine presso la Fondazione Crup in Via Manin n° 15, una prima presentazione dei risultati di AGER HepiGet, un progetto di ricerca finalizzato a migliorare la produzione del prosciutto. L’attenzione si è focalizzata sugli aspetti operativi e direttamente trasferibili all’intera filiera, a partire dagli allevatori per arrivare ai trasformatori. I temi affrontati hanno toccato: le prospettive e le innovazioni della genomica, in particolare la composizione e la deposizione del grasso dorsale nei suini; le nuove tecnologie per la riduzione del sale nel prosciutto senza alterarne la qualità e senza contraccolpi negativi per il consumo; la riduzione dei difetti che possono manifestarsi durante la stagionatura; infine, i risultati relativi al valore nutrizionale e salutistico del prosciutto.

«L’allevamento del suino – spiega Bruno Stefanon, coordinatore scientifico dell’incontro – costituisce il primo elemento per ottenere dei prodotti di qualità e la selezione di soggetti idonei alle richieste dell’industria di trasformazione oggi si può avvalere delle più moderne tecnologie genomiche. I risultati del progetto propongono degli studi mirati a identificare processi di lavorazione delle cosce innovativi e da proporre all’industria di trasformazione.».

L’iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Crup e dall’Università di Udine, in collaborazione con il Consorzio del prosciutto di San Daniele. Il progetto ha visto la collaborazione di tre Università (Bologna, coordinatore di progetto, Parma ed Udine), del Parco Tecnologico Padano e della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Parma. L’incontro di Udine precede il convegno finale che si terrà a Parma il 29 aprile e durante il quale verrà dato ulteriore e più approfondito risalto agli aspetti scientifici della ricerca.

Ager - Agroalimentare e Ricerca è un progetto che intende contribuire allo sviluppo del settore agroalimentare attraverso il sostegno ad attività di ricerca scientifica, promosso dalla Fondazione Cariplo e a cui hanno aderito altre 12 fondazioni di origine bancaria – tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone.

I primi anni di ricerche, frutto della collaborazione tra università, centri di ricerca pubblici e privati e operatori del settore, hanno permesso di mettere a punto strumenti e strategie per rispondere alla domanda crescente di prodotti di alta qualità, coniugare rese elevate e rispetto dell’ambiente (sostenibilità) e garantire la tracciabilità di filiera.

La Fondazione Crup, in qualità di partner attivo del progetto AGER, ha contribuito fattivamente al rilancio del settore primario friulano, puntando sulle tipicità e sulle eccellenze agroalimentari. Il Friuli Venezia Giulia, infatti, proprio per conformazione geografica e morfologica del territorio ha la caratteristica di avere piccole aziende agricole con produzione quantitativamente limitate, ma con produzioni di grande qualità che, attraverso il Progetto, vengono valorizzate e promosse.

In seguito ai risultati positivi raggiunti in questi sei anni, nuove ed importanti risorse per la ricerca sono state destinate alla seconda edizione di AGER. Ammonta infatti a sette milioni e duecentoventimila euro il finanziamento che la Fondazione Crup, assieme alle altre 9 Fondazioni bancarie aderenti, stanzierà per rafforzare la leadership delle produzioni di eccellenza italiane. I finanziamenti verranno assegnati sulla base di specifici bandi che usciranno a inizio estate.

«Una delle leve fondamentali per avere un’economia sana e in crescita è investire in ricerca. Quella in ambito agroalimentare, in considerazione del forte potenziale di ricaduta del settore non solo sul territorio friulano, è fondamentale per il conseguimento di progressi utili allo sviluppo del sistema produttivo di tutto il Paese. - osserva il Presidente della Fondazione Crup Lionello D'Agostini - In linea con quest’ottica abbiamo rinnovato la nostra adesione ad AGER, che oggi ci presenta una sintesi dei risultati di ricerca per ottimizzare la produzione di uno dei prodotti di eccellenza della nostra terra».