E’ PARTITO L’INNOVATIVO PROGETTO DI CONFINDUSTRIA UDINE-UNIVERSITA PER RISOLVERE PROBLEMATICHE COMPLESSE DI INTERESSE PER LE IMPRESE

Analizzare un problema e trovare le soluzioni, questo il “campo  di attività” individuato nell’ambito di un progetto che coinvolge studenti laureandi ed aziende.

In questa nuova edizione, che ha appena preso il via, il Laboratorio di Strategie e Politiche per l’Azienda del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine ha infatti coinvolto gli imprenditori di cinque aziende associate a Confindustria Udine che hanno dato la propria disponibilità a interagire con gli studenti: si tratta di Giuseppe Vesca (Serrametal srl di Mortegliano), Davide Boeri (Cromo Friuli spa di Pavia di Udine); Daniela Molinaro (Molinaro Manufatti srl di San Daniele del Friuli), Luigi Gregori (Cogito srl di Udine) e Marco Crasnich (Overlog srl di Buttrio).
 
“Questa iniziativa – commenta Alessandra Sangoi, vice-presidente di Confindustria Udine, delegato alla Piccola Industria con delega a Innovazione, Ricerca, Università e Parchi Scientifici – costituisce un’ottima opportunità di confronto tra mondo imprenditoriale e mondo accademico per condividere problematiche complesse di gestione aziendale”.
 
“La metodologia che viene adottata – spiega Elisa Barbieri,  titolare dell’insegnamento - prevede l’illustrazione da parte dell’azienda ad un gruppo selezionato di studenti della laurea magistrale in Economia Aziendale di alcune specifiche problematiche  - ad esempio, l’apertura di un impianto all’estero, la costituzione di una joint venture; l’identificazione di nuovi prodotti; ecc. - in modo da stimolarli ad elaborare progetti e soluzioni di interesse aziendale. Nell’analisi gli studenti devono cercare di tenere conto di diversi aspetti: il contesto (la regione, il settore, le filiere, i mercati di riferimento); gli asset aziendali, la struttura economico e finanziaria; gli aspetti operativi e manageriali (risorse umane, tempi operativi ecc.); gli aspetti giuridici (di diritto tributario, commerciale e del lavoro). Sono previste poi sessioni di discussione e revisione con la partecipazione dell’azienda coinvolta alla prova d’esame finale in cui vengono esposti i progetti”.
 
“Obiettivo del corso – prosegue Elisa Barbieri - è soprattutto stimolare gli studenti a lavorare in maniera indipendente, in condizioni di incertezza, informazione incompleta, con scadenze ravvicinate, coordinandosi all’interno del gruppo e con i tutor di riferimento. Sono chiamati ad essere propositivi e intraprendenti. Pertanto gran parte del lavoro è svolto in autonomia. I docenti/tutor presentano i progetti e poi si rendono disponibili per un numero limitato di sessioni di revisione”.
La volontà è quella di avvicinare gli studenti all’ottica operativa e di problem-solving delle imprese e abituarli ad approcciare problemi complessi utilizzando e approfondendo le conoscenze acquisite in altri corsi e mettendole in rete con quelle di altri studenti. Il Laboratorio può essere una modalità operativa interessante per avvicinare studenti, imprese e associazioni. In questo senso - spiegano il Direttore di Dipartimento Andrea Moretti e il Coordinatore del Corso di Laurea Eugenio Comuzzi - il Laboratorio sposa in pieno le linee guida del nuovo piano strategico di Ateneo che vuole una Università sempre più integrata con il territorio e in grado di offrire attività didattiche originali e innovative.
 
Il coinvolgimento nel Laboratorio comporta, peraltro, un impegno limitato, in termini di tempo da trascorrere con gli studenti. Alle imprese sono richieste  tre/quattro mezze giornate in cui devono presentare la problematica da affrontare; partecipare a due sessioni di revisione e, (a discrezione), presenziare  durante la prova d’esame finale in cui verranno esposti i progetti; essere disponibili a fornire agli studenti i dati necessari e funzionali allo svolgimento dell’analisi, che saranno opportunamente trattati, secondo le normative vigenti in materia di privacy.

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