Finanziamento complessivo di 805 mila euro per progetti 2010
Ricerca contro il cancro, l'Airc finanzia cinque progetti dell'Università di Udine
Il dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Ateneo
terzo in regione per numero di progetti sostenuti dall’Associazione
L’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) ha assegnato, nell’ambito del sostegno alla ricerca anno 2010, un finanziamento complessivo di 805 mila euro per tre anni destinato a 5 progetti di ricerca proposti dal dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine. I progetti affrontano tematiche di rilievo e di frontiera della ricerca oncologica: dalla genetica dei tumori alle relazioni tra infiammazione e tumori, dal danno al DNA fino alla definizione dei meccanismi di chemio-resistenza nei tumori cerebrali e allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. In questo modo, il dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’ateneo friulano si pone, per numero di progetti finanziati dall’Airc, al terzo posto su sei enti regionali di ricerca, preceduta soltanto dal Centro di riferimento oncologico di Aviano e dall’ICGEB - International centre for genetic engineering and biotechnology di Trieste (www.airc.it).
I progetti finanziati sono stati presentati dai professori Claudio Brancolini, Giuseppe Damante, Carlo Pucillo, Gianluca Tell e Luigi Xodo. Il numero di progetti ammessi a finanziamento Airc per il 2010 mostra come «durante gli ultimi dieci anni – evidenzia Brancolini - la ricerca oncologica di base svolta all’ateneo di Udine si sia progressivamente potenziata. Proprio l’Airc, infatti, è passata dal finanziamento di un unico progetto nel 2001 ai cinque nel 2010, confermando così, attraverso l’analisi e la valutazione da parte dalla comunità scientifica internazionale dei progetti presentati, la crescita della qualità della nostra ricerca».
La ricerca di base, di cui fanno parte i progetti finanziati, «rappresenta – precisa Brancolini - il punto di partenza per i successivi sviluppi e messa a punto di applicazioni cliniche». I progressi ottenuti a partire dai risultati della ricerca di base «sono evidenziati – aggiunge Brancolini - da recenti studi che mostrano come il tasso di mortalità, nella popolazione di età inferiore ai 60 anni, per 25 tumori in 34 Paesi europei, sia diminuito, nel periodo 2000 -2004 rispetto ai 10 anni precedenti, del 9% negli uomini e dell’8% per le donne».
«Conoscere, ad esempio – esemplifica Brancolini -, i meccanismi che regolano l’espressione dei geni che portano la cellula a produrre metastasi è di fondamentale importanza per poter contrastare in modo sempre più efficace e sicuro la comparsa del tumore e creare nuovi farmaci mirati contro bersagli precisi e circoscritti. Allo stesso modo, lo studio delle differenze che ci sono tra individui permetterà lo sviluppo di terapie personalizzate, più mirate ed efficaci e con minori effetti collaterali».
I progetti di ricerca finanziati dall’Airc vengono approvati nel rispetto di quattro requisiti fondamentali: l’innovatività; l’avere obiettivi di notevole impatto per i pazienti oncologici; la fattibilità, garantita sia dai risultati preliminari, sia dal profilo scientifico del gruppo proponente; l’appartenenza a una delle aree di ricerca identificata dall’Airc. I criteri per i finanziamenti da parte dell’Airc «sono estremamente selettivi – spiega Brancolini –, e la competizione molto sostenuta. I progetti presentati da tutta Italia vengono valutati da un comitato di scienziati stranieri e soltanto un limitato numero di applicazioni riesce a superare le severe valutazioni».