Bebi e Biochar Plus all’Expo di Milano

I due progetti internazionali nel video della Regione sulla ricerca di eccellenza su ambiente, energia e cibo

 I progetti di cooperazione e sviluppo tecnologico in Africa, Bebi (2010-2013) e Biochar Plus (2014-2017), coordinati dall’Ateneo, sono tra i protagonisti del video “La scienza buona da mangiare energia buona per il pianeta” che la Regione Friuli Venezia Giulia ha presentato all’Expo di Milano.

 
Il video presenta le attività di ricerca di eccellenza svolte in regione sui temi dell’approvvigionamento di energia e cibo e della tutela dell’ambiente. I progetti dell’Ateneo friulano sono diretti da Alessandro Peressotti, professore di ecologia del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali.
 
Obiettivo di Bebi, sostenuto dall’Unione europea, è contribuire alla lotta contro l’effetto serra e la deforestazione in Africa, favorendo una crescita economica sostenibile attraverso l’utilizzo del carbone vegetale (biochar). Nell’ambito del progetto è stato sviluppato e brevettato un innovativo modello di stufa pirolitica, Elsa Stove, per farla adottare dalle popolazioni rurali africane in virtù delle sue caratteristiche di alto rendimento, assenza di emissioni nocive e produzione di carbone vegetale.
 
Bebi ha avuto un naturale proseguimento con il nuovo progetto “Biochar plus”, che punta a diffondere l’utilizzo di Elsa Stove tra le popolazioni africane. L’adozione della stufa pirolitica su larga scala infatti permetterebbe di agire positivamente su tre versanti: quello sanitario, grazie alle basse emissioni pericolose (riduzione delle malattie dell’apparato respiratorio) a differenza delle stufe a legna; quello ecologico, con l’utilizzo di combustibili vegetali alternativi (biomasse) senza intaccare le foreste; quello economico, per la capacità della stufa di produrre il biochar, ammendante naturale che aumenta la fertilità del suolo ostacolando la desertificazione.
 
Tra i partner di “Biochar plus”, anch’esso finanziato dall’Unione europea, vi sono l’Organizzazione delle Nazioni unite per lo sviluppo industriale (Unido), l’Unione africana (Au) e il Centro di ricerca per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica (Ecreee) della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas).

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