Il video presenta le attività di ricerca di eccellenza svolte in  regione sui temi dell’approvvigionamento di energia e cibo e della  tutela dell’ambiente. I progetti dell’Ateneo friulano sono diretti da  Alessandro Peressotti, professore di ecologia del dipartimento di  Scienze agrarie e ambientali.
  
 Obiettivo di 
Bebi,  sostenuto dall’Unione europea, è contribuire alla lotta contro  l’effetto serra e la deforestazione in Africa, favorendo una crescita  economica sostenibile attraverso l’utilizzo del carbone vegetale  (biochar). Nell’ambito del progetto è stato sviluppato e brevettato un  innovativo modello di stufa pirolitica, Elsa Stove, per farla adottare  dalle popolazioni rurali africane in virtù delle sue caratteristiche di  alto rendimento, assenza di emissioni nocive e produzione di carbone  vegetale.
 
 Bebi ha avuto un naturale proseguimento con il nuovo progetto “
Biochar plus”,  che punta a diffondere l’utilizzo di Elsa Stove tra le popolazioni  africane. L’adozione della stufa pirolitica su larga scala infatti  permetterebbe di agire positivamente su tre versanti: quello sanitario,  grazie alle basse emissioni pericolose (riduzione delle malattie  dell’apparato respiratorio) a differenza delle stufe a legna; quello  ecologico, con l’utilizzo di combustibili vegetali alternativi  (biomasse) senza intaccare le foreste; quello economico, per la capacità  della stufa di produrre il biochar, ammendante naturale che aumenta la  fertilità del suolo ostacolando la desertificazione.
 
 Tra i partner di “Biochar plus”, anch’esso  finanziato dall’Unione europea, vi sono l’Organizzazione delle Nazioni  unite per lo sviluppo industriale (Unido), l’Unione africana (Au) e il  Centro di ricerca per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica  (Ecreee) della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale  (Ecowas).