Appuntamento da giovedì 30 settembre a sabato 2 ottobre
Oltre la Commedia: l’opera filosofica e la lirica di Dante e la loro ricezione in Friuli
Convegno promosso da Ateneo e Fondazione de Claricini Dornpacher nell’ambito delle iniziative per i 700 anni dalla morte del sommo Poeta
L’opera filosofica e la lirica di Dante e la ricezione che queste ebbero in Friuli saranno al centro del convegno internazionale di studi in programma da giovedì 30 settembre a sabato 2 ottobre, organizzato dalla Fondazione de Claricini Dornpacher in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine. L’appuntamento si inserisce nel ricco calendario culturale dal titolo Tutte quelle vive luci. Dante 700. Il ruolo della famiglia dei nobili Claricini Dornpacher nello studio e nella diffusione della cultura dantesca, ideato e promosso quest’anno dalla Fondazione Dornpacher per celebrare, al contempo, il settimo centenario della morte di Dante Alighieri e i 50 anni della Fondazione stessa. Il convegno, dal titolo Dante e il Trecento. L’opera filosofica, lirica, la ricezione in Friuli (locandina, pdf), si svolgerà a Cividale del Friuli (30 settembre), a Bottenicco di Moimacco (1 ottobre), e a Udine (2 ottobre) e ha come curatori tre docenti dell’Ateneo friulano: Alessio Decaria, Andrea Tabarroni e Matteo Venier. L'ingresso è libero con green pass.
Gli interventi sono ripartiti su tre direttrici principali di ricerca, con l’intento di dar conto degli avanzamenti delle ricerche nel campo degli studi letterari e filologici, di quelli filosofici e con un focus particolare sulla ricezione dell’Alighieri nel Friuli del XIV secolo.
Il convegno sarà, di conseguenza, in stretta relazione con la mostra “Codici miniati della Commedia. Un itinerario dantesco da Nicolò Claricini (1466) a Quirico Viviani (1823)”, inaugurata lo scorso 18 settembre presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale e che resterà aperta fino al 7 novembre, nella quale sono esposti sei codici danteschi prodotti in Friuli o collegati al Friuli, tra cui quello composto da Nicolò Claricini nel Quattrocento.
L’apertura del convegno, giovedì 30 settembre alle ore 16.30 presso la Chiesa di San Francesco di Cividale, vede l’intervento del prof. Enrico Malato, uno dei massimi esperti mondiali di letteratura dantesca, dal titolo: «Come l’uom s’etterna»: la conquista della conoscenza come affermazione di umanità.
La manifestazione Tutte quelle vive luci. Dante 700 proseguirà con appuntamenti disseminati sul territorio friulano fino a gennaio 2022. Con queste iniziative «la nostra Fondazione – ha ricordato il presidente, Odino Cernoia – si propone di diffondere la cultura valorizzando il nostro patrimonio materiale e immateriale, attraverso la figura di un poeta che ha saputo immaginare l’Italia prima che esistesse geograficamente e sul quale la nostra civiltà si fonda e prospera. Il nostro progetto vuole essere un’opportunità di crescita collettiva per l’intero nostro territorio regionale».
Il programma del convegno
Giovedì 30 settembre a Cividale del Friuli (Ud), nella chiesa di San Francesco, i lavori inizieranno alle 16.30. Dopo i saluti, Enrico Malato, dell’università di Napoli Federico II, e Matteo Venier, dell’Università di Udine, parleranno rispettivamente di «Come l’uom s’etterna»: la conquista della conoscenza come affermazione di umanità e Dante e il Friuli. Da una mostra a un convegno.
Venerdì 1 ottobre, presso Villa de Claricini Dornpacher di Moimacco (Ud), la prima sessione dedicata a Dante nella lirica del Trecento si aprirà alle ore 9, coordinata da Alessio Decaria, dell’Università di Udine. Interverranno: Fabio Zinelli, dell’École Pratique des Hautes Études di Parigi, su Appunti sulla geografia delle rime; Roberto Rea, dell’Università di Roma Tor Vergata, con Qualche riflessione a margine del canone dello Stilnovo secondo il codice Chigiano; Marco Berisso, dell’Università di Genova, con Il punto sul “Libro delle canzoni”; Giuseppe Marrani, dell’Università per Stranieri di Siena, su Dante lirico nell’Italia settentrionale; Cristiano Lorenzi, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, su Le rime di Dante da Fazio degli Uberti; Laura Banella, della University of Oxford, su Le rime di Dante in Veneto tra Trecento e Quattrocento; Alessio Decaria, dell’Università di Udine, su Dante nei poeti fiorentini di metà Trecento.
La seconda sessione di lavori, dedicata alla Presenza di Dante nel discorso politico, sarà coordinata da Andrea Tabarroni, dell’Università di Udine. Tre le relazioni previste: Diffrazione lessicali aristoteliche: interpretazioni demagogiche nel Trecento di Andrea Bocchi, dell’Università di Udine; Dante politico tra monismo e dualismo. La ricezione novecentesca di Elvio Ancona, dell’Università di Udine; La Monarchia nella lettera di frate Ilaro di Andrea Tabarroni, dell’Ateneo friulano.
Sabato 2 ottobre all’Università di Udine, nella sala ‘Gusmani’ di palazzo Antonini-Cernazai (via Petracco, 8), la terza sessione Sulla ricezione di Dante in Friuli si aprirà alle ore 9.30, coordinata da Bruno Figliuolo, dell’Università di Udine. Lo stesso Figliuolo terrà la prima relazione su I Toscani in Friuli tra Duecento e Trecento. Interverranno quindi Paola Siano e Andrea Tilatti, dell’Università di Udine, con due relazioni su Il Codice Claricini della Commedia e Tracce della Commedia nell’opera di Giacomo da Udine. Vincenza Ciniza Donvito, della biblioteca civica di Padova, parlerà quindi di Dante nel fondo Claricini della biblioteca civica di Padova, e Maiko Favaro, dell’Università di Friburgo, interverrà su Raccontare Dante al popolo. Il ‘Poemett popolar pa ‘l centenari di Dante’ – 1865 di Francesco Biasoni.