16 ottobre – 24 novembre 2017
Retroscena atomici
Convegni, teatro, incontri, film, giochi attorno allo spettacolo Copenaghen
Retroscena atomici è il progetto ideato dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e dall’Università di Udine per la Stagione Teatro Contatto 36 e, in particolare, strutturato per accompagnare con un ampio progetto collaterale su scienza, etica e società il nuovo debutto dello spettacolo Copenaghen di Michael Frayn.
A diciotto anni dalla prima versione italiana, prodotta dal CSS di Udine, un eccezionale riallestimento inaugura, dal 15 al 19 novembre, la Stagione Contatto 36 del CSS: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice ricompongono il magistrale trio di attori protagonista di Copenaghen, l’avvincente dramma storico–scientifico sulla ricerca atomica del commediografo britannico Michael Frayn, e grazie a una nuova co-produzione con il Teatro Nazionale di Roma, lo riportano in scena in un nuovo tour, in tutta Italia, da ottobre 2017 a maggio 2018.
Tre grandi interpreti del teatro italiano si ritrovano al centro di un inquietante processo a porte chiuse, nel disegno drammatico di un serratissimo faccia a faccia: Copenaghen è una disputa etica e scientifica a tre voci, densa di riflessioni e interrogativi alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica.
La vicenda, ambientata nel 1941 proprio nella capitale nordeuropea, ricostruisce l'incontro, fra due scienziati, entrambi Premi Nobel per la Fisica, Niels Bohr e Werner Heisenberg. Due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi come due nemici. E ancora oggi, quando gli spiriti di Bohr, di Heinseberg, e di Margrethe, la moglie di Bohr, tornano a rivivere i moneti cruciali di quella notte fatale, molti degli interrogativi di allora sembrano restare irrisolti, “indeterminati” come l’omonimo principio fisico che lo stesso Heinseberg enunciò per primo. Perché Heinseberg, il fisico che diresse le ricerche tedesche per la bomba atomica, si recò a Copenaghen per incontrare il suo mentore, il fisico Niels Bohr, un ebreo danese, cittadino scomodo in una Copenaghen occupata dai nazisti?
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Palamostre il 15, 17, 18 novembre alle ore 21 e in due pomeridiane, pensate anche per gli studenti, il 16 novembre alle ore 17 e domenica 19 novembre alle ore 18 e viene accompagnato da Retroscena atomici, un articolato progetto con convegni, incontri, spettacoli, film, giochi scientifici aperti alla partecipazione del pubblico.
Il progetto si inaugura lunedì 16 ottobre con un doppio Convegno: Copenaghen: fisica del Novecento in una società in guerra pensato per due grandi gruppi: gli studenti universitari ed i docenti di ogni ordine e grado al pomeriggio e , in particolare, per gli studenti delle Scuole secondarie superiori nella mattinata, dalle ore 9 alle ore 13 in due sedi al Palamostre e all’Auditorium Zanon, per accogliere tutte le numerose richieste già pervenute. Il Convegno del pomeriggio si terrà al Palamostre, alle ore 17 e sarà aperto al pubblico, con un programma strutturato per approfondire i molteplici aspetti culturali, storici, socio-politici ed etici innescati dalla rivoluzione scientifica del Novecento e riflettere sul ruolo e l’autonomia degli scienziati.
L’obiettivo della giornata di studi, ideata e coordinata dalla professoressa Marisa Michelini, delegata del rettore dell’Università di Udine all’Innovazione didattica, è di avviare con autorevoli esperti una riflessione sui problemi culturali, etici, filosofici, sociali, sul ruolo degli scienziati e sul programma scientifico che produrrà la bomba atomica per ulteriori approfondimenti nella scuola e nell’università per favorire quella formazione trasversale che si basa su approfondimenti culturali e che è considerata la sfida nella formazione dei giovani oggi.
Inaugureranno il Convegno i saluti di Furio Honsell, Sindaco del Comune di Udine, di Alberto Felice De Toni, Magnifico Rettore dell’Università di Udine, e di Alberto Bevilacqua Presidente del CSS. Apriranno i lavori la professoressa Nadia Robotti, studiosa di storia della fisica di fama internazionale, vincitrice del Premio Internazionale Le Muse 2017, professore ordinario presso l’Università di Genova con Il contributo di Bohr ed Heinseberg alla fisica atomica e il professor emerito di fisica teorica dell’Università di Roma La Sapienza, impegnato a livello internazionale in ricerche di particelle elementari, teoria quantistica dei campi e sistemi complessi, Francesco Guerra con Heinsenberg e gli sviluppi della fisica nucleare, il sociologo Andrea Messeri dell’Università di Siena, autorevole componente del Comitato Scientifico GEO, che interverrà con riflessioni su Scienza e società: vincoli e legami. Inoltre porteranno il loro contributo i filosofi e storici dell’Università di Udine Simone Furlani con Il nazismo e il periodo storico e Paolo Bussotti con Aspetti etici della scienza. A seguire il filosofo Stefano Stefanel (Dirigente del Liceo scientifico Marinelli diUdine)affronterà il tema Conoscenza ed errore: la fisica tra nazismo, comunismo e democrazia americanae chiuderà Alberto Bevilacqua, presidente e co-direttore artistico del CSS, con L’opera teatrale Copenaghen.
Al termine del Convegno, sempre il 16 ottobre al Teatro Palamostre alle ore 20.30, è in programma la proiezione del film Nessuno mi troverà in cui il regista Egidio Eronico ricostruisce la misteriosa scomparsa di uno dei maggiori fisici teorici del Novecento, Ettore Majorana. La visione sarà introdotta dai consulenti scientifici alla realizzazione del film, i fisici Francesco Guerra e Nadia Robotti.
Retroscena atomici farà tappa anche a Trieste, la Capitale europea della scienza 2020.
Si torna a Teatro a Udine con le giornate di replica di quello che è ormai considerato uno spettacolo cult del teatro italiano, Copenaghen che, dal 1999 al 2010, ha raggiunto il record di 234 repliche. Nel 2018 arriveranno a quota 373, al termine di una tournée lunga l’intera stagione e che toccherà moltissime città e teatri italiani.
Gli attori protagonisti Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice incontreranno il pubblico venerdì 17 novembre alle ore 18 al Teatro Palamostre per il ciclo di incontri di Contatto 36.
Grazie alla collaborazione con la Ludoteca del Comune di Udine, Retroscena atomici apre le porte del Palamostre ai giochi scientifici rivolti a tutti i curiosi.
Dal 15 al 19 novembre dalle ore 17.30 alle 19.30 nel foyer del Palamostre, Si gioca a Quantum Race, una corsa di pazze automobili che possono passare attraverso i muri e trovarsi contemporaneamente in più luoghi, un gioco veloce e immediato per divertirsi con le imprevedibili regole della meccanica quantistica.
Sabato 18 novembre alle ore 18 Fabio Chiarello, ideatore del gioco e ricercatore
Domenica 19 novembre dalle 16.30 alle 18 al Palamostre, Si gioca a Wing of Glory con l’autore e giornalista Andrea Angiolino.
Wing of Glory è un gioco di simulazione, progettato per giocatori dagli 8 anni in su, in cui accurati modellini in scala "volano" sul tavolo, consentendo ai giocatori di rivivere i duelli e le missioni aeree della prima e della seconda guerra mondiale.
Il gioco è stato tradotto in una quindicina di lingue.
E sempre in tema di giochi scientifici, dal 23 ottobre al 4 novembre, l’Istituto superiore Stringher di Udine, ospita la mostra GEI Giochi Esperimenti Idee, ideata e a cura del CLDF Centro Laboratorio per la Didattica della Fisica del CIRD Centro Interdipartimentale di Ricerca Didattica dell’Università di Udine.
Sulle domande cruciali che hanno segnato tutta la storia della scienza si sofferma L’universo è un materasso e le stelle un lenzuolo della Compagnia del Sole, spettacolo ospite della Stagione ContattoTIG del CSS, dedicata al Teatro per le nuove generazione in matinée per le scuole (23 e 24 novembre al Teatro Palamostre).
Lo spettacolo, diretto dal regista Flavio Albanese e scritto dal drammaturgo Francesco Nicolini, racconta ad un giovane pubblico, dagli 11 ai 15 anni, la storia affascinante del Tempo, dal mito alla meccanica quantistica.
Il racconto è diviso in quattro capitoli da quando il Tempo non esisteva ancora, al tempo di Aristotele e Tolomeo quando la realtà era ciò che il buon senso e l’occhio umano potevano cogliere e comprendere, alla rivoluzione copernicana, fino ai Quanti, l’epoca in cui l’uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto è solo illusione. Tutto questo raccontato con occhi pieni di meraviglia da un protagonista diretto di tutta la storia: Crono. L’universo è un materasso è in visione riservata alle scuole di primo e secondo grado, le iscrizioni sono aperte al CSS.
L’ingresso agli incontri, convegni, incontri, proiezioni attorno allo spettacolo è gratuito.
Info: +39 0432 504765- 506925; biglietteria@cssudine.it