I risultati diffusi durante la terza giornata della trasparenza

Valutazione della didattica, Ateneo promosso dai suoi studenti

Più del 96% degli insegnamenti ha ricevuto una valutazione positiva, che varia dal 94% dei corsi dell’area delle biotecnologie al 99% di quelli dell’area di giurisprudenza

Gli studenti promuovono la didattica dell’università di Udine: più del 96% degli insegnamenti ha ricevuto una valutazione positiva, che varia dal 94% dei corsi dell’area delle biotecnologie al 99% di quelli dell’area di giurisprudenza. È quanto emerge dall’elaborazione degli oltre 62 mila questionari di valutazione didattica elaborati dal Nucleo di valutazione dell’ateneo con la collaborazione del servizio sviluppo e controllo direzionale per i corsi di laurea dell’anno accademico 2013-2014. I dati sono stati presentati lunedì 15 dicembre nell’auditorium di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann a Udine, in occasione dell’incontro dal titolo “La valutazione della didattica all’università di Udine” nell’ambito della terza giornata della trasparenza dell’ateneo friulano.

Che cosa suscita il maggior gradimento? Il 95,2% degli studenti frequentanti e il 91,3% dei non frequentanti sembra essere molto soddisfatto della disponibilità dei docenti nel rendersi reperibili per chiarimenti e spiegazioni. Quanto insegnato a lezione corrisponde a quanto era stato dichiarato nel sito web del corso di studio per il 94,6% dei frequentanti. Anche il rispetto degli orari di lezione viene promosso dal 94,4% degli studenti frequentanti. Chi partecipa alle lezioni apprezza anche l’utilità per l’apprendimento delle attività integrative, come esercitazioni e laboratori, (l’88,1%), il modo in cui il professore espone gli argomenti in modo chiaro (l’87,1%) e quanto il docente motiva l’interesse degli studenti verso i suoi insegnamenti (85,4%).

Fra gli aspetti di maggiore criticità, con un risultato dell’82% per gli studenti frequentanti e del 76,2% per i non frequentanti, l’acquisizione delle conoscenze preliminari possedute per la comprensione degli argomenti previsti dal programma d’esame. A seguire, l’83,2% dei frequentanti e il 78,1% dei non frequentanti ritiene che il carico di studio dell’insegnamento sia proporzionato ai crediti assegnati. Infine, l’85,1% dei frequentanti e l’81,7% dei non frequentanti pensa che il materiale didattico sia adeguato per lo studio della materia, mentre le modalità di esame sono definite in modo chiaro per 89,1% per chi assiste alle lezioni e per l’85,7% di chi non partecipa.

Se si prende come parametro di riferimento le aree disciplinari, emerge che i più soddisfatti sono gli studenti di giurisprudenza e medicina. I primi apprezzano soprattutto l’esposizione chiara e l’interesse suscitato dal docente, la chiarezza delle modalità di esame e la coerenza tra quanto insegnato e quanto dichiarato sul web. I secondi, invece, sono soddisfatti delle attività integrative come esercitazioni e laboratori e della reperibilità del professore per chiarimenti. Gli studenti di lingue sono quelli che ritengono il carico di studio più proporzionato ai crediti mentre quelli di scienze matematiche informatiche quelli che apprezzano di più il rispetto degli orari di lezione. Alcuni studenti di biotecnologie sollevano alcuni problemi circa il carico di studio poco proporzionato ai crediti e le conoscenze preliminari non del tutto sufficienti per la comprensione degli argomenti insegnati. Alcuni studenti di ingegneria e architettura, invece, apprezzano meno il materiale didattico e l’interesse suscitato dai docenti. Va sottolineato che la soglia minima di gradimento rispetto a tutte le domande non scende al di sotto del 80%.

I questionari, anonimi e formati da 11 domande con quattro opzioni di scelta, sono stati compilati via web sia dagli studenti frequentanti sia da quelli non frequentanti, in base alle indicazioni dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur).

I dati sono stati illustrati da Francesca Soramel e Fabio Vendruscolo della sezione didattica del Nucleo di valutazione, mentre Angelo Montanari, coordinatore del Nucleo di valutazione, ha sottolineato come l’elevato numero di questionari compilati confermi l’attenzione dell’ateneo friulano alle procedure di valutazione e contribuisca a consolidare e garantire la trasparenza e la qualità delle proposte formative offerte agli studenti. È toccato a Fabiana Fusco, delegata del rettore per la didattica, elencare e spiegare le ricadute positive della valutazione: «Il monitoraggio della qualità dei corsi rappresenta un’occasione di confronto con gli studenti e dovrà essere affiancato al monitoraggio delle carriere. In futuro sarà importante diffondere i dati in modo più capillare all’interno del consiglio di corso di laurea, pensare a un questionario bilingue e avere una valutazione a fine corso prima della laurea». Il rappresentante degli studenti Nicolò Cangiotti si è focalizzato sul ruolo degli studenti nella valutazione della didattica sottolineando quanto la partecipazione sia un dovere che produce una naturale propensione al miglioramento. All’incontro hanno partecipato anche la prorettrice Antonella Riem che ha portato i saluti dell’ateneo e Mauro Volponi, responsabile del servizio sviluppo e controllo direzionale dell’ateneo che ha illustrato le modalità utilizzate per la compilazione del questionario.

Per l’anno accademico 2014-2015 l’attività di valutazione della didattica continua. La data non cambia: le attività didattiche svolte durante il primo semestre potranno essere valutate entro il prossimo 28 febbraio mentre quelle del secondo periodo entro il 31 luglio. Tra le novità invece l’introduzione di una domanda in più sulla soddisfazione complessiva dell’insegnamento che permetterà di avere un dato di valutazione sintetico.

 

 

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