Oltre 600 i turisti presenti in un mese dall’inaugurazione

Stupizza, il "Villaggio degli orsi" rimane aperto per visite e attività

Visionabile anche il recente filmato del plantigrado
alle prese con alveari di Studena Alta e Pietratagliata

        Oltre 600 presenze in un mese. È il soddisfacente risultato del Centro visite “Villaggio degli orsi” di Stupizza, in comune di Pulfero (Ud), inaugurato alla fine dello scorso luglio e allestito dal dipartimento di Scienze animali dell’Università di Udine, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale locale che ha ne concesso la gestione all’Ateneo. Nella struttura, turisti e studenti possono calarsi nel mondo dei grandi carnivori selvatici, degli orsi e della lince di recente catturati e radiocollarati dai ricercatori nel territorio delle Valli del Natisone e conoscere le attività di conservazione e valorizzazione della natura e di ricerca legate, in particolare, al progetto Interreg “Gestione sostenibile transfrontaliera delle risorse faunistiche”, di cui è beneficiaria la Regione – Servizio tutela ambienti naturali e fauna, e al progetto Life Natura “Sistema aurora-conservazione attiva di Salamandra atra aurorae ed altri anfibi”.
 
        Dal primo settembre e per tutto il mese il “Villaggio degli orsi” sarà aperto al pubblico nei fine settimana, ogni sabato e domenica dalle 9 alle 18. Fino alla prossima primavera, inoltre, saranno attive le visite per scolaresche e gruppi, con il coinvolgimento dei visitatori nelle attività di ricerca, in una nuova forma di turismo scientifico. Per informazioni sulle attività di ricerca, immagini e video: www.uniud.it/gestionefauna, www.uniud.it/villaggioorsi e villaggioorsi.dian@uniud.it.
 

        Nel Centro sono visionabili i video sulle attività di ricerca e cattura degli esemplari di lince, orso e cinghiale, e sulla vita di queste specie. Tra essi, il recente filmato dell’orso che, nottetempo, si gusta il contenuto di alveari a Studena Alta e sopra l’abitato di Pietratagliata. Sono esposti gli strumenti di ricerca, tra cui lacci e materiale per le catture, strumenti radiotelemetrici e di video fototrappolaggio utilizzati per lo studio dei grandi carnivori selvatici. È stata ricostruita la zona di accesso a una tana d’orso e si possono consultare poster e fotografie sulla biologia, l’ecologia e la ricerca su grandi carnivori e altre specie faunistiche tipiche della zona e in via di estinzione. Per i bambini, inoltre, sono stati predisposti giochi, e possono eseguire calchi delle impronte in gesso.

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