Dal 17 al 19 novembre nella sala convegni dell’Uti a Tolmezzo

Spopolamento montano: tre giorni di studio per ricordare Michele Gortani

Serie di iniziative a cinquant’anni dalla scomparsa del geologo carnico

Per rendere omaggio ad una delle personalità più importanti della storia della Carnia del Novecento, la cui eredità principale si può misurare nel Museo che porta il suo nome, la Città di Tolmezzo e il Museo carnico delle Arti popolari hanno organizzato, in collaborazione con l’Università di Udine, una serie di iniziative in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Michele Gortani. Dal 17 al 19 novembre la sala convegni dell’Unione territoriale intercomunale della Carnia, in via Carnia Libera 1944 a Tolmezzo, ospiterà la tre giorni di studio su “Lo spopolamento montano in Italia” (1932-1938) e la ricerca sull’area friulana di Michele Gortani e Giacomo Pittoni.
 
Giovedì 17 novembre alle 17.30 verrà presentata la ristampa anastatica della ricerca di Michele Gortani e Giacomo Pittoni “Lo spopolamento montano nella montagna friulana” (1938) a cura di Alessio Fornasin e Claudio Lorenzini dell’Università di Udine, edito dalla Società Filologica Friulana. Venerdì 18 novembre alle 15.30 avrà inizio la parte convegnistica, coordinata da Mauro Pascolini dell’Università di Udine, alla quale prenderanno parte esperti provenienti da università e istituti di ricerca italiani e svizzeri. Alle 18.30, presso il Museo carnico, si terrà la visita alla mostra “Gortani e l’Africa. L’esperienza di ricerca di Michele Gortani nell’Africa orientale (1936-1938)”, a cura di Giuseppe Muscio, direttore del Museo friulano di Storia naturale di Udine. Sabato 19 novembre dalle 9 si terrà la seconda parte del convegno, coordinata da Francesco Marangon dell’Ateneo friulano. Interverranno, tra gli altri, per l’Università di Udine Alessio Fornasin e Claudio Lorenzini (Spopolamento montano in Friuli. Le cifre al vaglio) e Andrea Zannini (L’economia della montagna friulana negli anni Trenta). Chiuderà i lavori la proiezione del breve documentario “Michele Gortani e la causa montana di Oscar Gaspari e Giuseppe Sangiorgi” (Istituto Luce, 2016).
 
A partire dal 1928 l’Inea, l’Istituto nazionale di economia agraria, aveva promosso una grande inchiesta sul fenomeno dello spopolamento montano in Italia. Si trattava di una novità rispetto all’andamento demografico delle ‘terre alte’ (Alpi e Appennini) della Penisola. Dopo un trend crescente plurisecolare, la popolazione di diverse aree delle montagne cominciava a declinare. In molti casi, fin da allora, si assistette allo spopolamento. L’Inea, prestigioso istituto di ricerca chiamato a studiare gli effetti dei profondi mutamenti dell’agricoltura italiana, cercò di analizzare quel fenomeno e di promuoverne delle azioni di contrasto. Michele Gortani, il prestigioso geologo carnico, assieme a Giacomo Pittoni, medico veterinario ed esperto zootecnico di Imponzo (ma attivo nel vicentino), furono chiamati a sviluppare la ricerca per l’intera area friulana. I risultati ottenuti dalla loro ricerca, pubblicata nel 1938 e inclusa nel IV volume della serie “Le Alpi venete”, sono tutt’oggi di assoluta attualità. Il degrado dell’economia montana, soprattutto in virtù dei mutamenti nell’emigrazione determinati dal primo conflitto mondiale, andava compreso e, possibilmente, arrestato con azioni concrete, principalmente dirette verso il settore zootecnico e silvocolturale.

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