Quattro nuovi appuntamenti a Cividale del Friuli
Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici: le conferenze di marzo
Si alterneranno come relatori Giovanni Fara, Thomas Danzl, Michael Zimmermann e Josip Belamarić
Prosegue il ciclo di conferenze organizzate dalla Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Udine. Prevista una quattrogiorni di incontri aperti a tutti gli interessati a Cividale del Friuli, nell’auditorium dell’ex monastero di S. Maria in Valle, dove la Scuola si è insediata nel 2005.
Si inizia martedì 11 marzo, alle 17, con Giovanni Fara del ministero della Pubblica istruzione che parlerà del “Corpus iconografico di Dürer incisore”.
Prosegue Thomas Danzl, dell’Österreichisches Bundesdenkmalamt (l’ufficio federale austriaco per la tutela del patrimonio artistico-monumentale, con sede a Vienna), mercoledì 12 marzo, alle 15, che relazionerà sui “Problemi teorici e pratici nel restauro degli edifici della Bauhaus fra il 1998 e il 2006”.
Sempre mercoledì 12 marzo, alle 17, è la volta di Michael Zimmermann, della Katholische Universität (Università cattolica) di Eichstaett-Ingolstadt vicino a Monaco di Baviera in Germania, che parlerà di “Angelo Morbelli: pittura sociale e documentazione visiva”.
Conclude Josip Belamarić, della Soprintendenza ai monumenti di Croazia e Dalmazia, che giovedì 13 marzo, alle 17, terrà una conferenza su “Questioni di arte medievale in Dalmazia”.
L’Università di Udine è stata, nel 2007, il primo ateneo italiano ad aver ottenuto l’approvazione ministeriale per il nuovo ordinamento della scuola di specializzazione in Beni storico-artistici (ex scuola di specializzazione in Storia dell’arte). Esso prevede un percorso di studi biennale, non più triennale dunque, finalizzato alla formazione di specialisti nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. «Il via libera del Ministero – sottolinea la direttrice, Stefania Mason – conferma la serietà e la qualità della nostra Scuola, che ha già diplomato una settantina di allievi».