Un rapporto pluriennale di collaborazione ha legato per oltre un decennio Iolanda Cernigoi, vedova del pittore friulano Giobatta Foschiatti (1915-1989), alla
Scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell’Università di Udine. A suggello di questo lungo percorso di sostegno alle attività della Scuola, Iolanda Cernigoi, mancata nel 2015, ha deciso di istituire un lascito testamentario che comprendesse alcune opere pittoriche e un centinaio tra disegni e stampe del marito, oltre a 18 mila euro da destinarsi alle attività didattiche della Scuola.
La presentazione del lascito al pubblico è avvenuta nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri nel salone del Tiepolo a palazzo Caiselli a Udine, alla presenza, tra gli altri, del rettore Alberto De Toni che ha ripercorso la storia della Scuola di specializzazione, nata nel 1997. Sono inoltre intervenuti il direttore del
Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale Andrea Zannini, la direttrice della Scuola Giuseppina Perusini, Eleonora Sello, esecutrice testamentaria di Iolanda Cernigoi, le precedenti direttrici della Scuola Linda Borean e Caterina Furlan, Alessandro Del Puppo che ha presentato le opere del lascito.
Nel dicembre del 2015 Eleonora Sello ha consegnato all’allora direttrice della Scuola, Linda Borean, cinque dipinti di Foschiatti, nonché alcune cartelle di materiale grafico contenenti un centinaio di fogli tra disegni e stampe. Attualmente le opere pittoriche sono esposte nella sede del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo: Gondole sotto il ponte (1959), Paesaggio con covoni (1951), Omaggio a Tomea (1938), Natura morta con cesto di mele (1940), Natura morta con libro, conchiglia e portacandele (1944). In occasione dell’inaugurazione sono stati incorniciati ed esposti anche alcuni significativi esempi dell’opera grafica.
«In questa vicenda – ha sottolineato la direttrice Giuseppina Perusini - si evidenzia particolarmente il rapporto virtuoso tra Ateneo e territorio. La signora Cernigoi ha dimostrato in tutti questi anni una sensibilità molto attenta. Il suo lascito è un gesto importante che suggella un rapporto di lunga data, soprattutto in anni difficili per le università, in cui la contrazione dei finanziamenti si è fatta sempre più sentire. L’Ateneo accoglie questo lascito con riconoscenza e intende restituirlo alla comunità tramite ricerca e conoscenza: uno dei diplomandi di quest’anno incentrerà infatti la sua ricerca sul lascito dell’artista Giobatta Foschiatti».
Durante l’incontro Linda Borean ha ripercorso il rapporto di collaborazione e l’interesse di Iolanda Cernigoi per la Scuola, scaturito dalla lettura di un articolo apparso sul giornale in cui si parlava di un giovane messicano che si era iscritto ai corsi istituiti a Udine. Vedova di un artista, appassionata di storia dell’arte e maestra in pensione, Iolanda Cernigoi aveva quindi deciso di sostenerne le attività, dotando la Scuola di una borsa di studio per il migliore allievo. Borean ha letto il messaggio della prima direttrice della Scuola, Stefania Mason, impossibilitata a essere presente: «Ritengo – ha scritto Mason - che l’esempio della signora Foschiatti Cernigoi meriti di essere segnalato, e spero imitato. Nella sua semplicità ha offerto un grande segnale di attenzione verso i corsi di alta cultura e formazione e una forma di mecenatismo in anticipo sui tempi». La Scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell’Università di Udine quest’anno conta complessivamente 20 iscritti e 8 diplomandi che provengono non solo dal Friuli Venezia Giulia, ma anche da Abruzzo, Calabria, Lombardia, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige e Veneto.