Mercoledì 5 giugno a Udine si presenta l’iniziativa “PratiCons”

Restauro architettonico: un progetto per riqualificare 32 comuni di confine

A disposizione 690 mila euro. Capofila il dipartimento
di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine

Riqualificare i comuni di confine attraverso l’analisi territoriale del patrimonio architettonico e la realizzazione di linee guida per gli interventi di restauro nei centri storici transfrontalieri: è uno degli obiettivi prioritari di “PratiCons”, ovvero “Pratiche di conservazione del patrimonio architettonico”, il progetto che ha vinto il bando per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, ottenendo un finanziamento pari a quasi 690 mila euro e che vede l’ateneo friulano in prima linea con il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali come capofila e la partecipazione del dipartimento di Scienze economiche e statistiche. Partner italiano anche la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, mentre sul versante sloveno ci sono l’università di Nuova Goriza (Programma Etkakd), l’Agenzia di sviluppo regionale Idrijsko-Cerkljanska razvojna agencija d.o.o. Idrija e il Comune di Idrija, dove sarà anche realizzato il primo cantiere pilota.

Il progetto, di cui è responsabile scientifica Donata Battilotti, professoressa di Storia dell’architettura dell’ateneo friulano, sarà presentato mercoledì 5 giugno dalle 10 alle 13 nella sala convegni della Fondazione Crup, in via Manin 15 a Udine. Prevede la realizzazione di manuali con le linee guida degli interventi di restauro nei centri storici transfrontalieri, l’analisi del mercato transfrontaliero nel settore del restauro con la rilevazione delle imprese che operano in questo ambito e l’elaborazione di uno strumento di certificazione ad hoc, la creazione di un web-gis con i dati territoriali raccolti, l’attivazione di corsi di formazione per la conservazione e la gestione del patrimonio costruito e un piano di comunicazione dell’intera operazione.

L’area di studio comprenderà 32 comuni sul confine italo-sloveno delle provincie di Trieste, Gorizia e Udine e della regione Goriška, dei quali 19 comuni italiani a confine con la Goriška (Tarvisio, Chiusaforte, Resia, Taipana, Pulfero, Savogna, Stregna, Drenchia, Grimacco, S.Leonardo, Prepotto, Dolegna, Cormons, S.Floriano, Gorizia, Savogna d'Isonzo, Doberdò, Duino e Sgonico) e 13 comuni della Goriška (Aidussina, Canale d'Isonzo, Caporetto, Circhina, Collio, Idria, Merna - Castagnevizza, Nova Goriza, Plezzo, Ranziano -Voghersca, San Pietro-Vertoiba, Tolminom e Vipacco). “Si tratta di comuni di confine – sottolinea l’architetto Alessandra Biasi, coordinatrice del progetto – ma non è escluso che l’indagine, soprattutto per quanto riguarda il mercato delle imprese edili, possa essere estesa ad altri comuni attigui, mentre l'indagine sui caratteri architettonici si focalizza sul goriziano ma l'intenzione è di ampliarla all'intero confine con la Goriška”.

Un progetto importante sia per l’ateneo sia per il territorio per tre motivi essenziali, come evidenzia Biasi: “Coniugherà ricerca e operatività, mettendo l’università nelle condizioni di dare un contributo concreto al territorio sul tema della tutela e della conservazione e offrirà interessanti occasioni di confronto, visto che svilupperà una collaborazione a livello istituzionale con una realtà come quella slovena diversa dalla nostra dal punto di vista culturale e normativo. Terzo, ma non meno importante, è che la certificazione delle imprese che il progetto si propone di realizzare ha una duplice valenza, da una parte quella di qualificare le imprese e dall’altra quella di rafforzare un settore anche dal punto di vista economico. Speriamo – conclude la coordinatrice del progetto - che i piani di valorizzazione a cui la Regione sta pensando vengano incontro anche a questi strumenti, perché la spinta istituzionale è indispensabile”. Finanziato dall’Autorità unica di gestione del programma operativo per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 con 689 mila 700 euro (l’85% con il Fondo europeo di sviluppo regionale e il 15% con fondi pubblici nazionali), il progetto “PratiCons” avrà una durata di due anni e mezzo.

Il programma della mattinata di presentazione sarà intenso. Si comincia alle 10 con i saluti istituzionali di Alessandro Trovarelli, delegato del Rettore per l’internazionale e Neil Anthony Harris, direttore del Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali e la presentazione del progetto da parte dei vari partner. Parleranno Donata Battilotti e Alessandra Biasi del Dipartimento di Storia e Tutela dei beni culturali dell’università di Udine (capofila), Francesco Krecic della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giuilia, Jozica Lazar dell’Agenzia di sviluppo regionale Idrijsko-Cerkljanska razvojna agencija d.o.o. Idrija, Andrea Moretti direttore del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’università di Udine, Bojan Sever del Comune di IdriJa, Saša Dobričič dell’Università di Nuova Goriza (Programma Etkakd). Dalle 11 in poi interverranno Maria Giulia Picchione, Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Andrejka Ščukovt dell’Istituto per la tutela del patrimonio culturale della Repubblica di Slovenia, Fabio Millevoi dell’Ance Fvg Associazione regionale costruttori edili, Mirjam Božič della Camera di Commercio e dell'industria della Repubblica di Slovenia. Chiuderanno la presentazione, verso le 12.30, Daniel Jarc della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici della Regione FVG e un rappresentante del Ministero della cultura Slovenia per le infrastrutture e la pianificazione territoriale.

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