Quinta tappa del convegno internazionale “Broadening Horizons 5” dopo Ghent, Lione, Barcellona e Torino
"Mondi a confronto" è il tema che fa da sfondo alla quinta edizione del
“Broadening Horizons 5”, convegno internazionale dedicato ai giovani archeologi che si terrà a Udine
dal 5 all’8 giugno. Indirizzato soprattutto ai giovani ricercatori di archeologia del Vicino Oriente, del Levante e Mediterraneo Orientale, l’evento ospiterà più di 120 partecipanti fra relatori, relatori invitati e uditori e rappresenta l’ultima edizione di una serie di congressi che hanno avuto luogo in altre prestigiose università europee (Ghent, Lione, Barcellona e Torino). Il convegno è organizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e del Comune di Udine (Civici Musei).
L’apertura si terrà
lunedì 5 giugno in mattinata, con la registrazione dei partecipanti nella sede di palazzo Garzolini-di Toppo Wassermann, mentre i lavori entreranno nel vivo a partire
dalle 14 nel Salone del Parlamento del Castello. Tra i relatori, provenienti da Italia, Europa e Paesi extraeuropei, spiccano ospiti nazionali quali
Marcella Frangipane (Università La Sapienza, Roma) e internazionali come
Aren Maeir (Università di Bar Ilan a Ramat-Tel Aviv, Israele),
John MacGinnis del British Museum di Londra e
Hassan Ahmed Qasim della Direzione delle Antichità di Dohuk (Kurdistan iracheno). Le sei sessioni previste spaziano dal Medio Oriente al Mediterraneo e coprono temi di ricerca che coinvolgono l’archeologia classica, mediterranea e vicino orientale. Il programma del convegno, che si svolgerà in lingua inglese, può essere scaricato dal
sito.
Come spiega
Marco Iamoni, referente per l’Università di Udine del comitato organizzatore e docente di Archeologia del Levante e del Vicino Oriente, «il congresso ha lo scopo di riunire i numerosi ricercatori, all’inizio della loro carriera accademica, impegnati nello studio dell’archeologia di un’area fondamentale per la storia dell’umanità. Il Vicino Oriente rappresenta la “Culla della Civiltà” e l’Università di Udine è da anni in prima linea nella ricerca e tutela del suo patrimonio archeologico. Punto di forza dell’evento è proprio il suo nascere da giovani ricercatori udinesi per creare un momento di crescita e formazione, ma anche di scambio di conoscenze, con giovani archeologi provenienti da altri atenei nazionali e internazionali, molti dei quali attivi sul campo come membri di missioni archeologiche». Il convegno è organizzato dal
Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale proprio su impulso dei giovani ricercatori coinvolti nella missione archeologica nel Kurdistan iracheno dell’Università di Udine.
Il tema scelto per questa edizione, “Mondi a Confronto”, coinvolge un ampio numero di discipline archeologiche e storico artistiche, anche non tradizionalmente legate all’archeologia del Vicino Oriente. I partecipanti indagheranno e approfondiranno tematiche nuove e multidisciplinari con lo scopo di promuovere lo scambio di idee e conoscenze tra i ricercatori che rappresentano il futuro dell’archeologia del Vicino Oriente.