Tappe a Pechino, Jining, Jinan, Nanchino Suzhou e Shangai
Obiettivo Cina: missione dell'Ateneo per avvicinare il Friuli al gigante asiatico
Incontri con il sistema istituzionale, accademico e imprenditoriale cinese e del Friuli Venezia Giulia presente nell’Estremo Oriente
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Da destra, il console generale Stefano Beltrame, Manuela Croatto, Ambra Collino, Roberto Pagani
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La delegazione alla Danieli China con lo striscione in cinese 'Università di Udine'
Missione in Cina dell’Università di Udine per promuovere e valorizzare i progetti e le relazioni dell’Ateneo con il sistema istituzionale, accademico e imprenditoriale del gigante asiatico con l’obiettivo di arricchire il percorso formativo degli studenti. In particolare, consentirà all'Ateneo di consolidare i rapporti esistenti, di avviare nuove collaborazioni e di ricalibrare il progetto “Marco Polo Turandot” finalizzato ad avvicinare gli studenti cinesi al sistema dell’istruzione superiore in Italia.
La delegazione dell’Ateneo friulano era composta da Manuela Croatto, responsabile dell'Area servizi agli studenti e relazioni internazionali, e Ambra Collino, docente di lingua cinese presso il Centro linguistico e audiovisivi dell’Università.
«L’idea – spiega Croatto – è nata dalla consapevolezza che solo l'approccio integrato, capace di coniugare sistema istituzionale, accademico, imprenditoriale e delle rappresentanze può essere vincente nel mondo globalizzato in cui viviamo, soprattutto se si guarda a una realtà come la Repubblica Popolare Cinese».
La missione dell’Università è partita dalla capitale Pechino con incontri con l’addetto scientifico dell'Ambasciata d'Italia, Plinio Innocenzi, il Beijing Institute of Technology, la Communication University of China, la Fondazione Monserrate dove ha incontrato la friulana Elisabetta Lenchig.
Le tappe successive sono state le città di Jining, per incontrare la ditta Savio; Jinan, alla Shandong University; Nanchino, alla Nanjing Agricolture University; Suzhou, presso la Safilo e la Danieli China, e, infine, Shanghai, dove c’è stato l’incontro con il Console generale, Stefano Beltrame, e l'Addetto scientifico, Roberto Pagani, e il locale Fogolar Furlan.
«Agli incontri, utili e stimolanti – sottolinea Croatto –, si è aggiunta la piacevole sorpresa di far ritrovare seduti allo stesso tavolo l’Università e alcuni suoi laureati ora ai vertici di prestigiose aziende come Loris Coianiz, managing director di Danieli Chinam e Alessandro Riva, chief financial officer di Savio macchine tessili, senza dimenticare che il Fogolar furlan di Shanghai è gestito da Matteo Da Ros, che ne è presidente, assieme a Michelangela Collinassi e Alessandro Raiser, tutti tre ingegneri laureati a Udine».
Generale apprezzamento ha suscitato l'iniziativa dell’Ateneo di offrire ai propri studenti un corso gratuito di cinese tenuto da Ambra Collino, con focus sulla lingua parlata, un reale valore aggiunto nel percorso formativo dell’Ateneo per chi pensa di poter svolgere una parte della propria carriera in Cina.