17^ edizione del concorso che ha decretato i vincitori per l’anno accademico 2013-2014
Medicina: assegnate le borse di studio Romano Zecchin
Ai due migliori studenti del quadriennio accademico 2010/11-2013/14 premio di 2000 euro in ricordo del medico che lavorò a Udine, Pordenone e Aviano
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Letizia Licata
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Alberto Spadotto
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Da sinistra Roberto Pinton, Letizia Licata, Anna Maria Zecchin, Alberto Spadotto, Francesco Curcio
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Da sinistra Letizia Licata, Anna Maria Zecchin, Alberto Spadotto
Letizia Licata di San Donà di Piave (Venezia) e Alberto Spadotto di Meduna di Livenza (Treviso), laureandi in Medicina e Chirurgia all’Università di Udine, sono i vincitori della diciassettesima edizione del “Premio Romano Zecchin”. L’iniziativa assegna ogni anno due borse di studio di 2000 euro ai migliori allievi del primo quadriennio del corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia. I ventiquattrenni Licata e Spadotto, allievi della Scuola Superiore dell'Ateneo friulano, sono i vincitori del concorso per l’anno accademico 2013-2014, valido per il periodo di studi 2010-2014. Il premio è stato istituito dalla famiglia Zecchin per ricordare la figura umana e professionale del dottor Romano Zecchin, che lavorò negli ospedali di Udine e Pordenone e al Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Roberto Pinton, prorettore dell’Ateneo friulano; Francesco Curcio, coordinatore del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, e Anna Maria Zecchin, sorella del dottor Zecchin.
Il concorso è rivolto agli iscritti al quinto anno di Medicina e Chirurgia che hanno superato tutti gli esami degli anni precedenti entro il 30 settembre dell’anno accademico passato. Le borse sono assegnate ai due studenti che hanno superato con la media più alta gli esami dei corsi integrati.
Romano Zecchin fu assistente all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine negli istituti di radiologia, terapia fisica, medicina nucleare e radioterapia. Divenne quindi primario all’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dove diresse anche il Dipartimento di diagnostica per immagini. Fino al 1994 fu responsabile del Servizio di medicina nucleare del Cro di Aviano.