Il 30% degli stagisti ha ottenuto un contratto di lavoro

Lo "Sportello stage" di Economia ha chiuso il terzo anno di attività

In attivo 565 accordi con aziende e 451 progetti formativi
Nel 2006 le prime convenzioni per tirocini in Australia e USA

        Lo Sportello stage della facoltà di Economia dell’università di Udine, fondato nel 2003, chiude i primi 3 anni di attività con 565 convenzioni stipulate con le aziende (324 dal 2003) e 451 progetti formativi avviati, di cui il 30% concluso con l’assunzione del tirocinante con forme contrattuali atipiche e l’assunzione di un quarto di questa percentuale con contratto a tempo indeterminato. Novità assoluta dell’ultimo anno di attività dello Sportello, la sottoscrizione delle prime convenzioni intercontinentali per tirocini, rispettivamente con due aziende in Australia e negli Stati Uniti.
 
        Il 71,4% di destinazione dei tirocinanti ad aziende regionali conferma il tradizionale legame con il contesto economico locale, con un 48% concentrato nella sola provincia udinese. Nel resto d’Italia si consolidano i legami con l’asse occidentale, in particolare verso il Veneto (21%). I tirocini svolti all’estero hanno acquisito nel 2006 «lo status – commenta il responsabile dello Sportello, Guido Bortoluzzi - di fenomeno di rilevo per la futura attività dello sportello stage». Quindici i progetti formativi avviati finora all’estero, con al primo posto l’area londinese dell’Inghilterra, seguita da Francia e Spagna e Paesi dell’Europa centrale. Le convenzioni stipulate si concentrano invece tra Francia, Germania e Inghilterra.
 
            Tra le imprese convenzionate, il 40,8% appartiene al comparto manifatturiero, seguito dal 24,3% di aziende di servizi e consulenza. Il 53,2% degli studenti e neolaureati della facoltà svolge tirocini all’interno di un’impresa industriale, commerciale o di servizi, seguono gli intermediari finanziari (20%), la pubblica amministrazione (14%) e le attività di tipo professionale (12,9%). «Le principali aree aziendali di inserimento dei tirocinanti – afferma la coordinatrice dello Sportello, Cristiana Compagno – sono quelle del marketing, amministrazione e controllo di gestione. A dimostrazione che lo strumento tirocinio si rivela una soluzione adeguata per le imprese che intendono integrare le competenze interne con altre provenienti dal sistema della formazione superiore».
 
        Il 55,9% dei ragazzi che svolgono stage è rappresentato da studenti del corso di Economia aziendale. Dalle rilevazioni, gli studenti dei corsi di laurea specialistica mostrano un maggiore interesse per lo strumento stage (31,9%), «percepito oggi – dice Bortoluzzi – non solo come un periodo di formazione, ma anche come opportunità per farsi conoscere in azienda e per conoscere e comprendere le dinamiche del lavoro». Quasi tutti i tirocinanti, conclusa l’esperienza di stage, ritengono di avere meglio compreso quali siano le loro attitudini e di avere acquisito maggiori competenze per potersi orientare nelle future decisioni in ambito lavorativo. L’84,5% dei tirocinanti esprime giudizi buoni o ottimi sull’esperienza formativa, il 98% di essi ritiene di aver dato un ottimo contributo e che questo sia stato apprezzato dalle imprese. Ancora, il 96,5% ritiene di possedere competenze quantomeno sufficienti e il 96% di aver svolto stage coerenti con quanto previsto dal progetto formativo.
 
            Dal canto loro, i tutor aziendali esprimono giudizi complessivi molto soddisfacenti, in particolare su responsabilità e affidabilità mostrata dagli allievi e sull’adattabilità e capacità di lavorare in team. Relativamente al conseguimento degli obiettivi del progetto, oltre il 95% dei tutor aziendali li dichiarano raggiunti completamente o in parte. La maggior parte di essi (74,6%) li ritiene comunque raggiunti in modo completo.

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