21 marzo 2019
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La presentazione a Palazzo Antonini Maseri
Laurearsi in cibo: al via la nuova laurea triennale
Scienza e cultura del cibo sarà attiva dall’anno accademico 2019-2020
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I testimonial del corso di laurea: Elda Felluga, Antonia Klugmann ed Emanuele Scarello
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L'intervento del rettore Alberto De Toni
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Rettore De Toni
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Sergio Bini
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Giuseppe Morandini
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Pietro Fontanini
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Paolo Ceccon
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Antonia Klugmann
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Emanuele Scarello
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Elda Felluga
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Alcuni particolari di Palazzo Antonini Maseri
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È stato presentato all’Università di Udine il nuovo corso di laurea triennale in Scienza e Cultura del Cibo. Il corso, attivo dall’anno accademico 2019-2020, intende formare professionisti della promozione e della valorizzazione del sistema agroalimentare e della ristorazione, coniugando e integrando competenze negli ambiti tecnico-scientifico, economico-gestionale, giuridico, delle scienze umane, sociali e della comunicazione. A presentare, giovedì 21 marzo, questo importante arricchimento dell’offerta didattica dell’ateneo, dopo i saluti istituzionali del rettore Alberto De Toni, del presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini, dell’assessore regionale Sergio Bini e del sindaco di Udine Pietro Fontanini, è stato il direttore del Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali Paolo Ceccon. Sono poi intervenuti i tre testimonial del corso: gli chef stellati Emanuele Scarello e Antonia Klugmann e Elda Felluga, cotitolare dell'azienda vitivinicola Livio Felluga insieme ai fratelli Maurizio, Andrea e Filippo.
Con una visione unitaria del prodotto alimentare di qualità, il laureato in Scienza e Cultura del Cibo svilupperà abilità in settori diversi e complementari, svolgendo attività di pianificazione, coordinamento, gestione e divulgazione. “Lo spiccato carattere interdisciplinare del corso contribuisce alla creazione di un bagaglio culturale indispensabile per cogliere i segnali di cambiamento rispetto alla tradizione e tradurli in azioni innovative – spiega Ceccon –. Per il settore enogastronomico si tratta di una figura capace di creare ponti tra le tradizioni culinarie regionali, nazionali ma anche quelle di oltreconfine, e l’enogastronomia del futuro”.
La nuova laurea sarà un’esperienza in grado di fornire una ricca formazione negli ambiti tecnico-scientifico, economico, giuridico, gestionale, storico, artistico e della comunicazione, tra loro fattivamente dialoganti. “La gastronomia è insieme storia, scienza, economia, agricoltura e s’intreccia alla cultura dell’ospitalità e al marketing territoriale – sottolinea il rettore –. Il nuovo progetto vuole creare una nuova figura professionale in un settore trainante dell’economia, coniugando innovazione e tradizione, cultura scientifica e cultura umanistica. Il corso – aggiunge De Toni – rappresenta un ulteriore esempio di realizzazione di uno degli obiettivi del Piano Strategico di Ateneo: la valorizzazione delle multiformi competenze presenti in una Università generalista intorno a un progetto comune”.
Il corso si caratterizza per una didattica innovativa, tesa a promuovere il trasferimento delle conoscenze teoriche sul piano applicativo e orientata a favorire interazioni tra studente e realtà imprenditoriali, attraverso laboratori, seminari, stage, tirocini e visite di studio, con l’obiettivo di orientare al lavoro per un rapido inserimento nel mondo produttivo. La didattica trasferirà nella pratica le conoscenze teoriche attraverso attività di gruppo, escursioni didattiche, seminari, esercizi di analisi sensoriale e di storytelling. Il corpo docente valorizzerà la diversità degli approcci didattici e ai professori universitari si affiancheranno nell’insegnamento qualificati esponenti del settore enogastronomico.
Con una visione unitaria del prodotto alimentare di qualità, il laureato in Scienza e Cultura del Cibo svilupperà abilità in settori diversi e complementari, svolgendo attività di pianificazione, coordinamento, gestione e divulgazione. “Lo spiccato carattere interdisciplinare del corso contribuisce alla creazione di un bagaglio culturale indispensabile per cogliere i segnali di cambiamento rispetto alla tradizione e tradurli in azioni innovative – spiega Ceccon –. Per il settore enogastronomico si tratta di una figura capace di creare ponti tra le tradizioni culinarie regionali, nazionali ma anche quelle di oltreconfine, e l’enogastronomia del futuro”.
La nuova laurea sarà un’esperienza in grado di fornire una ricca formazione negli ambiti tecnico-scientifico, economico, giuridico, gestionale, storico, artistico e della comunicazione, tra loro fattivamente dialoganti. “La gastronomia è insieme storia, scienza, economia, agricoltura e s’intreccia alla cultura dell’ospitalità e al marketing territoriale – sottolinea il rettore –. Il nuovo progetto vuole creare una nuova figura professionale in un settore trainante dell’economia, coniugando innovazione e tradizione, cultura scientifica e cultura umanistica. Il corso – aggiunge De Toni – rappresenta un ulteriore esempio di realizzazione di uno degli obiettivi del Piano Strategico di Ateneo: la valorizzazione delle multiformi competenze presenti in una Università generalista intorno a un progetto comune”.
Il corso si caratterizza per una didattica innovativa, tesa a promuovere il trasferimento delle conoscenze teoriche sul piano applicativo e orientata a favorire interazioni tra studente e realtà imprenditoriali, attraverso laboratori, seminari, stage, tirocini e visite di studio, con l’obiettivo di orientare al lavoro per un rapido inserimento nel mondo produttivo. La didattica trasferirà nella pratica le conoscenze teoriche attraverso attività di gruppo, escursioni didattiche, seminari, esercizi di analisi sensoriale e di storytelling. Il corpo docente valorizzerà la diversità degli approcci didattici e ai professori universitari si affiancheranno nell’insegnamento qualificati esponenti del settore enogastronomico.