Mercoledì 28 maggio nell’aula L del polo scientifico dei Rizzi
"La luce tra scienza e arte": i bambini di 9 classi spiegano con i disegni i fenomeni luminosi
Realizzati nell’ambito del percorso-concorso “Adotta scienza e arte nella scuola primaria”
Nove classi di alunni delle scuole primarie dei comuni di Aquileia, Attimis, Codroipo e Fiumicello spiegano all’Università di Udine ciò che hanno imparato in collaborazione con l’Università e presenteranno, mercoledì 28 maggio dalle 15 alle 18, nell’aula L del polo scientifico in via delle Scienze 206 a Udine, i loro disegni sui fenomeni luminosi, studiati in un percorso di esperimenti associati al percorso-concorso del progetto “Adotta scienza e arte nella scuola primaria”. L’iniziativa fa parte del progetto nazionale Innovazione didattica in fisica e orientamento (Idifo5) del Piano lauree scientifiche ed è svolta in collaborazione con l’Associazione Esplica, MediaExpo di Cremona, il circolo culturale Nuovi orizzonti e alcune scuole del territorio regionale.
Il pomeriggio si aprirà alle 15 con gli interventi del rettore dell’università di Udine, Alberto Felice De Toni, e della responsabile del progetto Idifo5, Marisa Michelini, entrambi componenti del consiglio scientifico del progetto “Adotta scienza e arte nella scuola primaria”. Dalle 16, nell’ordine e in un quarto d’ora di tempo, illustreranno i propri lavori i bambini delle scuole primarie: classe I A della “Alessandro Manzoni” di Aquileia; classe I B della “Giuseppe Garibaldi” di Fiumicello; classe II A della “Anna Fabris” di Codroipo; classe II A della “Giuseppe Garibaldi” di Fiumicello; classe II B della “Anna Fabris” di Fiumicello; classe III A della scuola primaria di Attimis; classe IV A della “Giuseppe Garibaldi” di Fiumicello; classe IV A della scuola primaria di Sttimis; classe V B della “Alessandro Manzoni” di Aquileia.
Il progetto “Adotta scienza e arte nella scuola primaria” propone una serie di attività che portano gradualmente gli alunni a riflettere sui fenomeni della fisica, collegandoli con la quotidianità, facendo piccoli esperimenti per riprodurli in laboratorio, individuandone la presenza nelle opere d’arte di tutti i tempi, fino a rappresentarli in un proprio disegno personale corredato da poche frasi di commento. «L’obiettivo – spiega Marisa Michelini – è triplice: si vuole realizzare un percorso che stimoli l’apprendimento concettuale e lo fissi nella rappresentazione creativa dei bambini; si vogliono acquisire testimonianze su cui basare una ricerca sullo sviluppo del processo di apprendimento di concetti scientifici in questa fase dell’evoluzione formativa; si vuole, infine, fondare la formazione in servizio degli insegnanti in campo scientifico su concrete esperienze e attività in collaborazione fra scuola e università». In questo senso, «i disegni realizzati dagli studenti – conclude Michelini - offrono anche l’occasione di esplorare i percorsi e le modalità di strutturazione del pensiero scientifico con l’utilizzo del linguaggio grafico».