In Friuli Venezia Giulia l’evento si terrà all’Università di Udine

L’11 marzo scatta l’Unistem Day, giornata dedicata alla ricerca sulle staminali

Temi centrali, la libertà di studiare, di ricercare e formare le proprie opinioni su fatti e informazioni scientificamente corrette

 Venerdì 11 marzo ritorna l’evento europeo Unistem Day, giornata di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali, rivolta interamente agli studenti delle scuole superiori. Trenta le città italiane coinvolte contemporaneamente, per un totale di 35 atenei e centri di ricerca, cui si aggiungono 28 università europee e una platea che quest’anno raggiungerà il numero record di 27 mila studenti delle scuole superiori. L’evento, nato alla Statale di Milano nel 2009 e arrivato alla sua ottava edizione, è il più grande evento di divulgazione scientifica sul tema a livello europeo.

 
In Friuli Venezia Giulia, l’Unistem Day, cui partecipano gli atenei di Udine e Trieste e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa), si svolgerà all’Università di Udine. L’appuntamento è alle 9 presso l’aula magna in piazzale Kolbe 4 a Udine. Vi parteciperanno 320 studenti delle classi quarte e quinte, da scuole superiori di Udine, Gorizia, Palmanova, Monfalcone e San Vito al Tagliamento (Pn).
 
Dopo i saluti di benvenuto, alle 9.30 scatterà il collegamento audio fra tutte le Università che partecipano all’evento. A Udine parleranno: Antonio Paolo Betrami, dell’ateneo friulano, su “Quando si ammalano le cellule staminali”, Gianpiero Leanza, dell’ateneo di Trieste, su Neurogenesi nel mammifero adulto: dogmi, canarini e riserva cognitiva”; Francesco Curcio, dell’ateneo di Udine, su “Le staminali....che impresa!! Anzi, ci faccio un’impresa”; Nicola Foschi,
Ambra Cappelletto, Serena Zacchigna, dell’ICGEB Trieste, su “Come le cellule staminali (e non solo...) hanno cambiato la nostra vita”. Mascarin Maurizio delCRO di Aviano parlerà de “I tumori negli adolescenti: la scuola come modalità terapeutica”, e Carlo Alberto Beltrami, dell’Universitàdi Udine, de “La cultura ti apre la mente. Ovvero, studia o sarai schiavo”. Coordineranno i lavori Antonio Paolo Beltrami, Daniela Cesselli, Gianpiero Leanza e Stefano Gustincich.
 
Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, ottanta studenti delle superiori visiteranno i laboratori di ricerca del Dipartimento di scienze mediche e biologiche dell’Università di Udine e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine.
 
Il tema dell’Unistem Day 2016 è la libertà di studiare, quindi libertà di conoscere. Libertà di usare prove e controlli per distinguere le mere opinioni dai fatti. “Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre”: questo il messaggio chiave del filmato iniziale dell’evento che sarà trasmesso alle ore 9 in tutte le sedi d’Italia e Europa per le migliaia di giovani studenti che affolleranno le aule universitarie. Alcuni interventi riguarderanno proprio questa tematica, come quello di Carlo Alberto Beltrami, professore dell’Università degli Studi di Udine, dal titolo: “La cultura ti apre la mente. Ovvero, studia o sarai schiavo”.
 
L’appuntamento coinvolgerà più di 50 città sparse in tutta Europa. Si potrà seguire l’evento online sul sito della manifestazione e sui social network Facebook e Twitter #unistem2016.
 
Partecipano all’Unistem Day atenei e istituti di ricerca in numerosi Paesi del vecchio continente: oltre a Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia, per la prima volta si sono aggiunte anche Serbia, Danimarca, Polonia e Germania. Una grande manifestazione che vedrà oltre 400 relatori e organizzatori coinvolti.
 
Si tratta di una grande occasione per diffondere e valorizzare la conoscenza scientifica e la ricerca, assumendo il tema delle cellule staminali come spunto. Durante la giornata si terranno seminari e lezioni, saranno proiettati filmati, organizzate visite ai laboratori ed eventi che associano arte e scienza, come show teatrali e concerti: un intreccio di saperi, con la collaborazione di scienziati, ricercatori, studenti e tante altre figure professionali, per diffondere la passione per il metodo della scienza, che attraverso ricerche controllate riduce l’incertezza su com’è fatta e funziona la natura.
 

Tra i relatori presenti nelle diverse sedi italiane, ricordiamo la partecipazione di Umberto Di Porzio, neurobiologo dell’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli, Angela Santoni, immunologa della Sapienza di Roma, Massimo Cavino, costituzionalista dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Giuseppe Remuzzi, nefrologo presso l’Istituto Mario Negri di Bergamo.

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