Dal conflitto in Cecenia alla guerra d’informazione con la Georgia, dall’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja alla censura in Internet. Qual è la situazione dell’informazione e della libertà di parola in Russia? Se ne parlerà nel corso del seminario “Il giornalismo nella Russia contemporanea” promosso dalla cattedra di russo dell’Università di Udine che si terrà da mercoledì 28, inizio alle 9.30, a venerdì 30 gennaio nella Sala convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Parteciperanno giornalisti e registi-documentaristi provenienti da Georgia, Moldavia, Russia, Francia e Paesi Bassi e studenti russi e georgiani iscritti a facoltà di giornalismo e comunicazione degli atenei di Mosca e Rostov sul Don. Il convegno è organizzato con il sostegno del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.
L’argomento della prima giornata sarà “La polveriera del Caucaso: Georgia e Cecenia”. Quattro le sezioni previste: “Il bilancio della guerra d’informazione tra Russia e Georgia”, “Perché non si può parlare della Cecenia?”, “Il giornalista: una professione pericolosa” e “Anna Politkovskaja”. Interverranno il giornalista russo Oleg Panfilov, direttore del “Centro di giornalismo in situazioni estreme”; Zurab Dvali, autore e conduttore georgiano del programma televisivo d’approfondimento “La settimana” trasmesso dall’emittente Alania TV; il corrispondente della radio “L’eco di Mosca” Saken Ajmurzaev e la regista e documentarista russa Marija Novikova, emigrata nei Paesi Bassi, autrice del film “I tre compagni” che sarà proiettato alle 15.
Giovedì 29 gennaio, dalle 9.30, il seminario proseguirà affrontando il tema “Internet: la nuova dimensione della libertà”. Si parlerà dei mass media indipendenti del Runet (l’Internet in lingua russa), del blog come mezzo alternativo d’informazione di massa e della censura in Internet. Interverranno Zurab Dvali, Saken Ajmurzaev, e il giornalista russo, oggi residente in Italia, Matvej Ganapol’skij. Nel pomeriggio seguirà la visione di un film girato e commentato da Zurab Dvali.
L’ultima giornata, venerdì 30 gennaio, dalle 9.30, sarà dedicata alla “Restrizione della libertà”. Tre le sessioni in programma: liste di proscrizione e argomenti proibiti, l’autocensura, i nuovi dissidenti. Parteciperanno alla discussione la giornalista russa, ora residente in Francia, Manana Aslamazjan, già direttrice dell’organizzazione non governativa russa “Internews”; la giornalista moldava Natal’ja Morar’, ex corrispondente del magazine russo “The New Times” e Oleg Panfilov. Alle 15 sarà proiettato il film “12” di Nikita Michalkov.
«Questa – spiegano le professoresse Raffaella Faggionato e Rosanna Giaquinta, coordinatrici del seminario, – vuol essere un’occasione non solo d’informazione su argomenti scottanti e poco conosciuti in Italia e in generale in Occidente, ma anche un momento di partecipazione e confronto tra gli studenti russisti della nostra Università e di altri Atenei del Nord Italia, e alcuni giovani russi destinati a essere i futuri protagonisti dell’informazione nel loro Paese. Oltre agli interventi dei relatori sono previsti momenti di discussione su alcuni film d’attualità e gruppi di lavoro sui temi affrontati nelle mattinate. Temi sui quali i nostri studenti stanno lavorando già da qualche mese. La nostra speranza è che questo seminario sia, soprattutto per i giovani, l’inizio di un percorso conoscitivo più profondo della Russia di oggi, che stimoli in loro l’interesse e inviti allo scambio culturale, in una prospettiva di simpatia reciproca che è la base di ogni reale comprensione».