Un’occasione unica per conoscere tutti i segreti del cinema documentario, apprendendoli direttamente dalla voce di una figura di primo piano nella nuova generazione di documentaristi in Europa. Il regista, produttore e autore cinematografico Alessandro Rossetto in questi giorni è ospite d’eccezione del corso di laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media dell’Università di Udine a Pordenone, dove sta tenendo un corso intensivo di regia agli studenti. Dopo i primi due giorni di workshop che si sono svolti il 3 e 4 aprile, Rossetto sarà nuovamente nel polo universitario di via Prasecco dall’11 al 13 aprile, incontrando gli studenti ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. «Le opere di questo regista, considerato uno dei maggiori documentaristi europei della giovane generazione, sono connotate da grande visionarietà, invenzione e fantasia – spiega il docente dell’Ateneo friulano Marco Rossitti che ha organizzato il corso -. La presenza di Alessandro Rossetto a Pordenone è per i nostri studenti un’opportunità davvero unica per indagare le modalità del fare documentario in termini di progettazione, realizzazione e produzione. Il workshop verte sull’approfondimento dei vari aspetti della realizzazione di film documentari, partendo dalle opere dell’autore e di altri famosi documentaristi, in una prospettiva di approccio globale che tocca i temi della progettazione e scrittura, della realizzazione e della produzione stessa». Oltre alle proiezioni di documentari e alle lezioni teoriche, gli studenti potranno avere un approccio pratico con la tecnica del film documentario con esercitazioni sul campo che verranno effettuate nel centro di Pordenone.
Alessandro Rossetto è nato a Padova nel 1963 e vive a Roma. Ha studiato cinema documentario e antropologia a Bologna e Parigi, è autore cinematografico, produttore, direttore della fotografia, operatore alla macchina. Al centro del suo corso intensivo a Pordenone ci sarà lo “studio di caso”, ovvero partire da esperienze concrete per poter calare nell’esperienza l’approfondimento delle diverse dimensioni della creazione e del lavoro. Per “studio di caso” si intende infatti la visione e il successivo approfondimento su tutto ciò che il film o i materiali visionati propongono. Questa sorta di “smontaggio” del progetto film, in diretto contatto con l’autore stesso, permette un percorso di conoscenza inedito che connette tra loro, in maniera libera ma pertinente, tutti i piani dell’oggetto film.
Tra i maggiori successi di Rossetto spiccano “Bibione Bye Bye One” (1999), di cui è regista e produttore in collaborazione con ZDF-Arte, e “Chiusura” (2000), coprodotto da Fandango, con Arte, YLE Finlandia e BBC, film distribuiti dalle maggiori televisioni europee e presentati nei più prestigiosi festival internazionali. “Il Fuoco di Napoli” (1997), realizzato con il sostegno del Centre National de la Cinématographie francese (CNC) e RAI 3, è stato trasmesso e premiato in Italia ed è stato programmato dal cinema Millenium di New York. Rossetto è inoltre co-autore della sceneggiatura di L’Ariacherespiro e di una serie di “studi per film”, tra cui Nulla due volte, cortometraggio selezionato a diversi festival nel 2004.