Presentazione del libro mercoledì 27 febbraio, alle 17, a palazzo Antonini a Udine
Il contributo dei friulani alle esplorazioni e ai viaggi di ricerca tra '800 e '900
I “reportage” da Africa, Asia e Americhe dei Savorgnan di Brazzà,
di Ellero, Pecile, Tessitori e altri viaggiatori e studiosi
“Esplorazioni e viaggi di ricerca tra Ottocento e Novecento. Il contributo dei friulani”. È il titolo del volume che sarà presentato all’Università di Udine mercoledì 27 febbraio, alle 17, nella sala “Gusmani” di palazzo Antonini a Udine. Il libro, edito da Carocci, è opera di Andrea Guaran e Fabiana Savorgnan di Brazzà, con la collaborazione di Fausto Freschi. Interverranno all’incontro Elvio Guagnini e Francesco Micelli dell’Università di Trieste e Fulvio Salimbeni dell’Ateneo friulano. Saranno presenti gli autori.
Il volume mette in evidenza il significativo contributo che viaggiatori e scienziati di origine friulana hanno dato alla ricerca esplorativa italiana ed europea tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Il libro mette in luce le principali caratteristiche dei luoghi africani, asiatici e delle Americhe così come sono stati osservati, percepiti, studiati e descritti da Giovanni Battista Ellero, Attilio Pecile, dai fratelli Pietro e Giacomo Savorgnan di Brazzà e da altri esploratori e studiosi friulani. Inoltre è presente una parte dedicata al ‘Diario’ di Luigi Pio Tessitori, inedita, curata da Fausto Freschi, che aggiunge un nuovo tassello ai viaggi di ricerca dei friulani. Il volume si rivolge non solo ad esperti del settore, ma anche a docenti e studenti e a un pubblico di lettori appassionati.
«Si tratta – spiegano gli autori Andrea Guaran e Fabiana Savorgnan di Brazzà, docenti all’Università di Udine – di personaggi con caratteristiche diverse, viaggiatori, funzionari governativi, docenti universitari, che hanno raggiunto i paesi extraeuropei spinti da diverse motivazioni: interesse scientifico e culturale, svolgimento di una funzione amministrativa o adempimento di incarichi commissionati».