Convegno nazionale ospitato dal Dipartimento Scienze Giuridiche di Uniud
Giuslavoristi italiani: mettere al centro dignità del lavoro in una società che cambia
Successo per le Giornate di studio AIDLaSS conclusesi oggi a Udine
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Indirizzi di saluto, da sinistra: Fontanini, Brollo, De Toni, D'Orlando
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Sala gremita per le giornate di studio AIDLaSS
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Tavolo relatori
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Intervento del prof Pasquale Tridico, Presidente dell'INPS
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Pubblico in sala
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Il premiato Gianluca Urbisaglia
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La premiata Alessia Consiglio
«Abbiamo voluto ritornare alla radice della riflessione e capire che cosa significhi oggi la dignità del lavoro, in un mondo che cambia, in cui c'è globalizzazione, digitalizzazione e soprattutto, la forza lavoro invecchia e va accompagnata». Così la professoressa Marina Brollo, presidente nazionale dell'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLaSS), docente di diritto del lavoro all'Università di Udine, dove si sono svolte il 13 e 14 giugno al Polo Economico e Giuridico, le giornate di studio AIDLaSS sul tema "Persona e lavoro tra tutele e mercato", con la partecipazione di 300 tra studiosi ed esperti da tutta Italia.
«L'occupazione è al centro degli interessi di economisti, giuristi, finanza - ha proseguito Brollo -, dunque abbiamo riflettuto su come dare una mano per la ripresa dell'occupazione, al di là della demagogia. Siamo orgogliosi e onorati che il convegno nazionale AIDLaSS si sia svolto per la seconda volta a Udine - ha aggiunto -, proprio in occasione dei vent'anni dall'omicidio di Massimo D'Antona, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1999, un uomo e uno studioso che abbiamo voluto ricordare in questa città, alla quale aveva donato nel 1991 una relazione bellissima, che rappresenta ancora un punto di riferimento per tutti i giuslavoristi italiani».
Le due intense giornate si sono aperte con gli indirizzi di saluto del Rettore in carica dell'Università di Udine, prof. Alberto De Toni, della Direttrice Dipartimento di Scienze Giuridiche prof.ssa Elena D’Orlando e del sindaco di Udine, Pietro Fontanini. Poi è stata la relazione della presidente Brollo a dare il via ufficiale.
Ai lavori hanno preso parte numerosi esperti, tra cui due ‘discussant’: il sociologo del lavoro prof Domenico Carrieri (Università degli Studi Sapienza di Roma) ed il Presidente dell'INPS ed economista prof. Pasquale Tridico dell'Università degli Studi Roma Tre. Relatori principali della prima giornata sono stati il prof. Michele Tiraboschi (Università degli Studi di Modena e di Reggio Emilia), appartenente alla scuola di Marco Biagi, giuslavorista italiano, assassinato nel 2002 da un commando di terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse, e la docente prof.ssa Gisella De Simone dell'Università degli Studi di Genova.
Carrieri ha sottolineato da parte sua che «il problema della condizione lavorativa e delle tutele oggi è l'aspetto più nevralgico e al centro delle preoccupazioni degli italiani, anche in termini di possibilità di migliorare la qualità del proprio lavoro. E qui ci siamo affidati ai giuristi – ha aggiunto – per delineare i possibili passi avanti da fare per sciogliere le insicurezze che attraversano il mondo del lavoro e ne caratterizzano il mercato».
Il prof. Michele Tiraboschi ha sottolineato, anche nella sua relazione, che «è possibile coniugare la qualità del lavoro con la competitività delle imprese, dato che è un interesse delle imprese avere forza lavoro motivata nella competizione su scala globale e nell’orizzonte della nuova rivoluzione industriale. E’ finita la stagione del Novecento industriale dell’uomo come equivalente della macchina – ha proseguito -, oggi siamo in una stagione in cui sono fondamentali la partecipazione e la collaborazione anche emotiva e intellettuale, e i Paesi che lo hanno capito vanno meglio su scala globale».
Commentando, a margine del convegno, il Decreto Dignità del governo, lo studioso ha poi affermato che «il lavoro è cambiato, non è più fordista, industriale, le regole del lavoro fanno fatica a capire che esiste anche il lavoro non salariato, non produttivo, e che ogni forma di lavoro merita riconoscimento, tutela e dignità”. Secondo Tiraboschi, è necessario “ripensare il modo di fare le regole, spero che ci sia un forte rilancio della contrattazione collettiva e della rappresentanza genuina che dia voce alle istanze delle imprese e dei lavoratori in termini più collaborativi e meno conflittuali».
Gisella De Simone ha invece evidenziato che «coniugare la qualità del lavoro, la dignità della persona e la competitività è possibile ma solo cambiando la mentalità e rinunciando a percorrere la china sempre più scivolosa e sempre più in discesa», perché, ha concluso «non arriveremo mai ai costi ridotti delle imprese cinesi, sarebbe una battaglia persa per i diritti e per la competitività del Paese».
Poi l’atteso intervento del presidente dell’Inps e docente Pasquale Tridico, che si è soffermato «sull'obiettivo di introdurre un salario minimo, funzionale a un innalzamento dei redditi da lavoro in Italia, oggi troppo basso, e indispensabile per attrarre nel nostro Paese investimenti capaci di innalzare produttività, valore aggiunto e retribuzioni».
Nella seconda giornata di lavori, la sessione del mattino è stata presieduta dalla prof.ssa Donata Gottardi (Università degli Studi di Verona) con l’avvio del dibattito attorno alle relazioni. A seguire, la cerimonia di conferimento di due importanti premi nazionali, intitolati rispettivamente a Lodovico Barassi e a Francesco Santoro Passarelli, attribuiti nell’ordine ad Alessia Consiglio per il lavoro di tesi “Il lavoro nella digital economy: la subordinazione nel rapporto di lavoro con Uber” e a Gianluca Urbisaglia per il lavoro di tesi su “Relazioni sindacali e rapporti di lavoro nel contesto economico-produttivo nel settore agricolo”. Dopo la pausa meridiana, una ulteriore fase di dibattito, seguita dalle repliche dei relatori, sotto la presidenza del prof. Giampiero Proia (Università degli Studi Roma Tre).
Il prestigioso evento è stato realizzato con il supporto dell'Università del Friuli (DISG) e del Laboratorio Lavoro, attraverso un’ampia collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine, Inail e Inps regionali. Nutrita la cordata di sostenitori, tra cui Confindustria Udine, ConfProfessioni, gli Ordini degli Ingegneri e dei Dottori Commercialisti della provincia di Udine, l’Associazione Giuslavoristi, la Fondazione M. D’Antona e il Centro Studi Domenico Napoletano del FVG, e numerose aziende che rappresentano il tessuto imprenditoriale ed economico friulano, quali SAF, Danieli, Banca di Cividale, Mediocredito, Fantoni, AfiCurci. Le eccellenze enogastronomiche del territorio sono state offerte da Wolf Sauris e dai vignaioli Zorzettig. Importante anche la presenza delle case editrici specialistiche. Le giornate di studio, inoltre, sono state un evento accreditato dagli ordini professionali degli avvocati, commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro di Udine per la formazione e l’aggiornamento degli iscritti.
A curare la due giorni di studi è stato il Comitato scientifico composto dal Direttivo dell’Associazione AIDLaSS con i proff.ri/esse Marina Brollo, Emilio Balletti, Lauralba Bellardi, Franca Borgogelli, Maria Teresa Carinci, Domenico Garofalo, Valerio Maio, Arturo Maresca, Antonella Occhino, Paolo Tosi, Antonello Zoppoli. Il Comitato organizzatore era composto, oltre che dalle citate prof.sse Valeria Filì e Anna Zilli, dai dott.ri/esse Carmela Garofalo, Claudia Carchio, Caterina Mazzanti, Gianluca Picco, Elisabetta Sartor, supportati dalla Segreteria del Dipartimento di Scienze Giuridiche.