Cerimonia giovedì 19 giugno a Palazzo Antonini
Giurisprudenza ricorda Antonio Comelli
Sostenne la nascita della più giovane facoltà
dell’Ateneo. Verrà scoperta una targa in suo onore
È stato uno dei principali sostenitori dell’attivazione della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, avvenuta nel 1999. A dieci anni dalla sua scomparsa, la figura di Antonio Comelli, secondo presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e primo presidente della Fondazione Crup, sarà ricordata in una cerimonia organizzata dall’ateneo giovedì 19 giugno, alle 12.15, nella sala Atti di Palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine.
Sono previsti gli interventi, fra gli altri, del prorettore Maria Amalia D’Aronco; del preside della facoltà, Danilo Castellano; del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (Crup), Silvano Antonini Canterin, e del presidente del Consorzio universitario del Friuli, Giovanni Frau. Nel corso della commemorazione Mariarita D’Addezio, già presidente del Comitato ordinatore della facoltà di Giurisprudenza e primo preside, scoprirà una targa marmorea in suo onore.
Comelli diede un sostegno costruttivo e lungimirante per l’attivazione della facoltà, in particolare quale primo presidente della Fondazione Crup, dal 1992 al 1994. «Comprese – spiega Castellano – che un’università non può considerarsi completa, in senso qualitativo, se manca della facoltà di Giurisprudenza, una facoltà che si occupa di studi che furono all’origine dell’università medievale. Antonio Comelli comprese, inoltre, che la facoltà di Giurisprudenza è indispensabile per la formazione di una classe dirigente. In questo senso, e quindi non con significato limitato, va letto il suo impegno perché Udine fosse sede di studi giuspubblicistici orientati a formare pubblici amministratori nel senso più alto e nobile del termine».
Antonio Comelli (Nimis, 1920 – Udine, 1998) è stato uno dei principali protagonisti della vita politica e sociale del Friuli Venezia Giulia nell’ultimo dopoguerra. Avvocato, fu consigliere della Provincia di Udine, assessore regionale e, dal luglio 1973 all’ottobre 1984, presidente della Regione. Il suo impegno a favore dei territori friulani colpiti dal terremoto del 1976 gli valse l’appellativo di “presidente della ricostruzione”.