Incontro in ateneo con il rettore Pinton e la comunità accademica
Elbling: «Intensificare gli scambi tra l'Ateneo di Udine e le Università tedesche»
L’ambasciatore tedesco ha sottolineato la volontà di aumentare gli scambi diretti e promuovere quelli esistenti
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Il rettore consegna il sigillo all'ambsciatore tedesco
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L'ambasciatore tedesco durante l'incontro all'università
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L'incontro a palazzo Antonini-Maseri con la comunità accademica
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La visita alla biblioteca Florio
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L'ambasciatore tedesco visita Udine insieme a Luigi Reitani
“Siamo molto interessati ad avere scambi diretti con questa università e ad intensificare quelli esistenti a livello accademico. L’Università di Udine è un’eccellenza e mi piacerebbe poter cooperare ancora di più”. Così Viktor Elbling, ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, durante l’incontro con il rettore Roberto Pinton e la comunità accademica dell’ateneo friulano, che vanta decenni di stretta collaborazione con atenei tedeschi nonché importanti e riconosciute competenze nell’area germanofona. Martedì 5 novembre, nel corso della sua breve permanenza a Udine e in regione, l’ambasciatore è stato ospite dell’ateneo a palazzo Antonini Maseri, dopo una passeggiata in città, accompagnato da Luigi Reitani, germanista, traduttore e docente dell’ateneo friulano, che ha ricoperto dal 2015 al 2019 l’incarico di direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Berlino e ha curato il Meridiano Mondadori dedicato a Friedrich Hölderlin.
“È la prima volta che visito Udine – ha detto l’ambasciatore –. La città è stata una bella scoperta e lo è anche la sua università, così giovane e nata da un’esperienza territoriale singolare ed interessante. Ho la sensazione che in questa regione, a differenza di altri luoghi in Italia, sia meno necessario spiegare l’importanza della connessione con l’Europa”. Pronta la riposta del rettore Pinton che, dopo aver sintetizzato la storia dell’università di Udine e prima di lasciare la parola a quattro docenti che hanno evidenziato le collaborazioni e i punti di forza dell’ateneo nell’ambito delle sinergie accademiche con la Germania, ha evidenziato la volontà di “approfondire e rendere più proficue le collaborazioni con le università tedesche con l’obiettivo di formare i nostri giovani”.
Antonella Riem, direttrice del dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società ha ricordato come la facoltà di Lingue sia stata la prima ad essere istituita nel neonato ateneo di Udine, per 12 anni in vetta alle classifiche delle facoltà di Lingue in Italia e tuttora in ottime posizioni, forse grazie al fatto che “questa regione, terra di attraversamenti, è di conseguenza una terra di molte lingue, tra cui quella tedesca”.
Sono 77 gli accordi stipulati dall’ateneo friulano con le università tedesche per favorire la mobilità studentesca in tutti gli ambiti, 135 gli studenti (di 24 frequentanti lauree a doppio titolo) che hanno trascorso un periodo di studio in un’università tedesca negli ultimi tre anni accademici, 55 gli studenti che hanno svolto un tirocinio in imprese tedesche, 66 gli accordi con aziende tedesche in particolare a Monaco, Berlino, Francoforte e Norimberga, 700 le pubblicazioni scientifiche scritte con docenti tedeschi e 24 i progetti congiunti presentati negli ultimi tre anni, in particolare nei settori agri-food e medico: dopo aver elencato come i numerosi accordi che Udine ha sviluppato con le università tedesche lascino ben sperare circa il futuro, Giorgio Alberti, delegato all’Internazionalizzazione, ha evidenziato come “il rapporto con l’Ambasciata tedesca sarà fondamentale per rafforzare le collaborazioni in atto e individuarne di nuove”.
Soltanto nei corsi di laurea in Lingue, gli accordi di mobilità di studio con università tedesche sono 31, da Jena a Tubinga, da Berlino a Monaco, come ha ricordato Elena Polledri, germanista dell’Università di Udine e vincitrice della XV edizione del premio Ladislao Mittner, dedicato alla letteratura tedesca, per il suo impegno nel dialogo italo-tedesco nella didattica e nella ricerca, che ha guardato soprattutto al futuro. “Il nostro auspicio sarebbe che il semestre tedesco fosse integrato e imprescindibile nel curriculum degli studenti di lingue, già dalla laurea triennale, mentre sul fronte delle lauree magistrali stiamo progettando un nuovo curriculum magistrale binazionale per fare in modo che studiare a Udine significhi sempre di più studiare in Europa”.
Infine, Enrico Peterlunger, referente ai rapporti internazionali dei corsi di laurea relativi alla Viticoltura ed enologia, ha ricordato l’ormai ventennale collaborazione con la Germania nell’ambito della viticoltura ed enologia: nel 1999 venne firmata una convenzione con il Fachbereich Weinbau Oenologie e l’istituto agrario di San Michele all’Adige per il doppio titolo in viticoltura ed enologia (il primo doppio titolo europeo di una facoltà di Agraria italiana), nel 2004 iniziarono i contatti per il master in viticoltura ed enologia fra diverse università europee tra cui la Hochschule Geisenheim University, infine nel 2012 l’accordo per il doppio titolo della laurea magistrale in viticoltura ed enologia fra le università di Udine, Torino e Geisenheim.