A Udine e Gradisca dal 20 al 29 marzo

Le età del cinema XIV Convegno Internazionale di Studi sul Cinema

V Magis, Gradisca International Film Studies Spring School
Il cinema e le arti visive contemporanee II,
l’edizione critica del film e le nuove tecnologie digitali

Premio Limina
per il miglior libro di cinema italiano e di cinema straniero

E’ giunto alla quattordicesima edizione il Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, promosso dall’Università degli Studi di Udine e realizzato grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Dipartimento per lo Spettacolo e a molte istituzioni nazionali, internazionali e locali. Il convegno, diretto dal professor Leonardo Quaresima, docente di Storia e Critica del Cinema presso il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Ateneo friulano, si ripropone come uno dei più importanti ed approfonditi appuntamenti con il cinema e con chi lo studia. La manifestazione mira a produrre risultati scientifici, ma al tempo stesso guarda anche all'esterno dell'Università, svolgendo un ruolo di diffusione e divulgazione della cultura cinematografica e di altre forme espressive. Una manifestazione, inoltre, pensata per costruire un legame organico tra Università e istituzioni cinematografiche (cineteche, archivi, associazioni) italiane e internazionali. Dieci giorni in un viaggio non solo attraverso il cinema, ma anche la letteratura, l’arte e altro ancora: il convegno 2007 ha per titolo “Le età del cinema, criteri e modelli di periodizzazione” (Udine 20-22 marzo), e proseguirà i suoi lavori nell'ambito di una Spring School (23–29 marzo), esperimento di scuola avanzata di studi cinematografici, giunta alla V Edizione; a Gradisca d’Isonzo ci si interrogherà sui rapporti tra il cinema e le arti visive contemporanee, e sull’edizione critica di film in DVD.

IL CONVEGNO : LE ETA’ DEL CINEMA, CRITERI E MODELLI DI PERIODIZZAZIONE 
        Che età ha il cinema? Siamo davvero dinanzi a un centenario oppure sotto le sue spoglie si cela una mummia egizia, come suggeriva il teorico francese André Bazin? Il cinema delle origini finisce con la scoperta delle potenzialità narrative del mezzo, oppure si protrae a lungo dopo Griffith? Il postmoderno continua a imperversare su schermi e società o siamo già dinanzi a una nuova, impercettibile mutazione? E perché si parla di cinema degli anni Venti e Cinquanta, e non si divide per decenni la letteratura, il teatro o l’arte figurativa? E oggi, dove ci troviamo? Il cinema moderno è ormai alle nostre spalle. Siamo ancora nel post-moderno? O, senza accorgercene, in un’altra epoca? Queste sono alcune delle domande all’origine del Convegno Internazionale di Studi di Udine. L’appuntamento ha già interrogato nei passati incontri nozioni e argomenti ampiamente impiegati, ma poco indagati: il colore, l’autore, i generi, la serialità, la relazione con le altre arti, l’attore...

Dal 20 al 22 marzo a Udine si riuniranno alcuni tra i più prestigiosi teorici e storici del cinema europei e d’oltreoceano per discutere e valutare le modalità e gli strumenti con i quali siamo abituati a raccontare la storia del cinema (e dunque dargli un’esistenza e una genealogia): il rapporto con la storia delle nazioni e con le altre arti, con le ideologie e con la tecnologia, le date-chiave e la società. Tra i relatori presenti, provenienti da moltissimi Paesi, ci sono André Gaudreault (dell’Università di Montreal), François Albera (Università di Losanna), Michèle Lagny, Roger Odin, Pierre Sorlin dell’Università Parigi III, Arnaldo Marcone (Università di Udine), Giorgio Tinazzi (Università di Padova), Barbara Grespi (Università di Bergamo). Al convegno parteciperanno in totale 54 relatori, mentre 40 studiosi saranno chiamati ad intervenire attivamente ai lavori.  Le sessioni del convegno si svolgeranno a Palazzo Antonini e a Palazzo Caiselli, a Udine.

SPRING SCHOOL
IL CINEMA E LE ARTI VISIVE CONTEMPORANEE II, L’EDIZIONE CRITICA DEL FILM E LE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI
 
        La Spring School che seguirà cronologicamente il convegno è un’iniziativa di alta formazione dell’Università di Udine e di Parigi III (in collaborazione con le Università di Amsterdam, Bochum, Brema, Lugano, Praga, Valencia, Milano-Cattolica, Pisa e da CineGraph/Hamburg, con la Cineteca del Friuli e la Cineteca del Comune di Bologna). 

        Studiosi europei e americani di cinema e media rifletteranno qui sui principali mutamenti subiti negli ultimi decenni dall’immagine e dai modi di diffonderla. Attraverso un ciclo di conferenze, seminari di approfondimento, installazioni e proiezioni si proporranno domande e cercheranno risposte nello scenario audiovisivo contemporaneo.
La sala di prima visione va diventando sempre meno la sede (economica e di esperienza emotiva) del prodotto audiovisivo, soggetto a un continuo processo di transizione e trasformazione attraverso differenti media e luoghi: supporti digitali e reti informatiche, gallerie e supporti digitali, performance ed installazioni interattive non si limitano a rilanciare un testo nato per il cinema, ma originano nuove forme e statuti dell’immagine. I film possono essere commentati sui DVD come si trattasse di edizioni critiche letterarie e i musei proporli come opere d’arte contemporanea. 

        Negli appuntamenti della Spring School ci sarà spazio anche per incontri con artisti: come quello in programma il pomeriggio del 23 marzo con Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, cineasti italiani da sempre impegnati nella scena del cinema sperimentale. Conosciutissimi all’estero (intere rassegne dei loro film sono state programmate al Moma di New York, al museo Jeu de Paume di Parigi e alla Cinémathèque Française), lavorano a partire da materiali filmici d’epoca; materiali d’archivio che vengono reinterpretati ri-filmando, ri-fotografando, ri-colorando e ri-montando documenti storici, dando vita a opere d’arte che sono anche viaggi nella memoria. 

        A Gianikian e Ricci Lucchi verrà dedicata anche la serata del 23; alla sala Bergamas di Gradisca, verranno infatti proposte dal 23 al 29 marzo (ore 21) una serie di proiezioni video che spazieranno dai materiali di questa coppia di “archeologi della memoria filmica” ad una selezione dagli archivi del festival di Oberhausen, uno dei più antichi e prestigiosi festival di cortometraggi del mondo, passando per un interessante appuntamento, la sera del 28 marzo, con Circo Togni Home Movies. Si tratta di un lavoro sulla celeberrima dinastia circense presentato dall’Associazione Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna e La Camera Ottica, il Laboratorio del Dams dell’Università di Udine a Gorizia. Un “ritratto di famiglia con elefanti” presentato al Torino Film Festival 2006: una famiglia particolare, quella dei Togni, le cui vicende (dagli anni ’40 agli anni ’70, dall’Egitto alla Spagna a Capo Nord) si potranno ripercorrere grazie ad un certosino lavoro sui filmati in otto millimetri ritrovati in condizioni disastrose dentro un carrozzone del circo. Il tutto corredato nella serata dalla musica live di Stefano Pilia, Valerio Tricoli, Andrea Belfi, Xavier Garcia Bardon. 

        Corollario della Scuola e delle tematiche affrontate in questa edizione, una mostra d’arte dedicata all’attività di celebri e premiatissimi artisti contemporanei per i quali il cinema è divenuto uno dei materiali di costruzione per installazioni, performance, opere di varia natura. A Palazzo del Monte di Pietà, a Gradisca d’Isonzo, saranno visibili le installazioni dell’olandese Martijn Veldhoen, di Johan Grimonprez (con un lavoro dedicato ad Alfred Hitchcock), di Victor Burgin, storico esponente dell’arte concettuale, di Manon de Boer, la cui partecipazione alla Biennale di Arti Visive di Venezia 2007 è stata resa nota in questi giorni. 

        Nei giorni del convegno verranno presentati “Versioni multiple. Cinema e altri media”, a cura di Veronica Innocenti, “Il restauro cinematografico. Principi, teorie, metodi” di Simone Venturini, il numero 13 della rivista “Cinergie. Il cinema e le altre arti” (comprendente un focus sull’edizione critica dei film in dvd) e del numero 8 della rivista internazionale “CINÉMA & Cie.”.

Il progetto grafico della manifestazione è di Stefano Ricci, disegnatore, dal 1985 collaboratore di stampa ed editoria in Italia e all’estero (“Frigidaire", "Linea d'ombra", "il manifesto", "Esquire", "Panorama", "Teléma", "Glamour", "Libération", "LesInrockuptibles", "Alias", "Lo Straniero", "L'Humanité", "la Repubblica", Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Salani…).
Ha pubblicato raccolte di lavori, libri illustrati e fumetti. Sempre partendo dal disegno, ha lavorato per il teatro (fra gli altri con Leo De Berardinis, La Soffitta) e il cinema (Mario Martone e Giovanni Maderna). Nel 1996 ha fondato la rivista "MANO fumetti scritti disegni". Dal 2003 è direttore artistico di "Bianco e nero", la rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Al convegno di Udine presenterà il volume Il mio posto segreto, realizzato nell’ambito del Corso di Fumetto e Grafica Contemporanea del DAMS di Gorizia, Università degli Studi di Udine, di cui è docente.

Al convegno e alla Spring School si affiancheranno numerosi altri appuntamenti; tra questi, il 22 marzo, l’assegnazione del V Premio “Limina - Carnica” per il miglior libro di cinema italiano e il miglior libro di cinema internazionale pubblicati nel 2006 (organizzato sotto l’egida della CUC - Consulta Universitaria del Cinema, l’Associazione che riunisce i docenti di cinema delle università italiane). Il Premio “Limina – Carnica” si avvale del contributo di Carnica Assicurazioni e il sostegno di Movimento Turismo del Vino - Delegazione del Friuli Venezia Giulia.

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