La prima cattura in Italia di un raro esemplare di lince eurasiatica è lo straordinario risultato del programma di studio della fauna selvatica del Friuli Venezia Giulia, portato a termine dai ricercatori del dipartimento di Scienze animali dell'Università di Udine. Si tratta di un evento che mai prima era stato raggiunto nel nostro Paese e che è stato reso possibile nell'ambito del progetto di cooperazione transnazionale Interreg III A Italia-Slovenia, coordinato dalla direzione centrale Risorse Agricole e Forestali della Regione.
'Grazie a particolari trappole appositamente progettate, la lince, un maschio adulto di oltre 20 chilogrammi in ottime condizioni corporee e proveniente dalla Slovenia, è stata catturata, narcotizzata e munita di radio collare per controllare tramite Gps i suoi movimenti e la sua biologia', ha spiegato il responsabile del progetto, Stefano Filacorda, presentando oggi alla stampa dati e filmati del progetto in un incontro a cui era presente l'assessore regionale alle Risorse Forestali, Enzo Marsilio e il prof. Piero Susmel, coordinatore del dipartimento di Scienze animali dell'Ateneo friulano.
La cattura è il frutto di circa tre anni di monitoraggi, realizzati dai ricercatori in collaborazione con il Corpo forestale regionale e con i servizi di vigilanza provinciali, anche grazie alle ricerche effettuate presso il Parco zoo Punta Verde di Lignano, il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) e il Parco naturale delle Prealpi Giulie.
'Si tratta di un risultato eccezionale', ha commentato Marsilio'. 'La lince risulta infatti essere molto rara sull'arco alpino e appartiene ad una specie che si colloca al vertice della piramide alimentare. La presenza di un predatore come la lince su un territorio è quindi indicatrice di un ambiente integro e di particolare valore naturalistico ed ecologico, nonché di una gestione della fauna selvatica corretta e sostenibile. La nostra regione si conferma quindi come un piccolo territorio ricchissimo di particolarità faunistiche, un vero e proprio patrimonio ambientale collettivo - ha aggiunto l'assessore - che cercheremo di continuare a preservare intatto e a fare conoscere'.
Marsilio ha poi espresso la sua soddisfazione per l'esito del progetto comunitario ma soprattutto per il rafforzamento della collaborazione tra la Regione e il sistema universitario. 'Continuerà l'impegno di questa Amministrazione e della direzione Risorse Agricole e Forestali per il finanziamento alla ricerca e per la collaborazione a progetti di alta valenza scientifica', ha affermato Marsilio.
Come primo risultato concreto di questa sinergia, nel corso dell'incontro di oggi è stato confermato da parte del prof. Susmel l'avvio per il prossimo anno di un master per la gestione faunistica, cofinanziato da Regione e Università di Udine, che si svilupperà per le attività 'sul campo' al Cesfam, il Centro servizi per le foreste e le attività della montagna di Paluzza, e nelle proprietà faunistiche regionali. (Agenzia Regione Cronache)