Appuntamento al Cirmont di Amaro venerdì 15 dicembre

Realtà virtuale: si inaugura il nuovo laboratorio

Permette di costruire prototipi e scenari a grandezza naturale prima della loro realizzazione

        Chi entra nella stanza del Virtual Reality Theatre (VRT) al centro di ricerca CirMont ad Amaro (Ud), si trova immerso in un ambiente dove è difficile distinguere tra reale e virtuale: oggetti tridimensionali si materializzano nel mezzo della stanza e si muovono obbedendo ai gesti che il visitatore traccia nell’aria con le mani. Sembrano scene tratte dal film di fantascienza Minority Report, ma in realtà ci troviamo in un laboratorio di ricerca con attrezzature all’avanguardia nel settore della Realtà Virtuale, primo nel suo genere in regione e progettato da un team specializzato del Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab) dell’Università di Udine (http://hcilab.uniud.it).
 
        «Il Virtual Reality Theatre –spiega Luca Chittaro, direttore di HCI Lab – non è un sistema di proiezione stereoscopica 3D come quelli che alcuni possono aver già visto anche in sale cinematografiche o musei, ma integra alla proiezione 3D un insieme di sensori per il rilevamento del movimento umano al fine di permettere agli spettatori di interagire con visualizzazioni tridimensionali mediante tecniche gestuali intuitive». Si passa quindi dalla fruizione passiva dei contenuti stereoscopici alla possibilità di interagire a gesti con essi. Il VRT, oltre a poter essere usato per presentazioni a scopo promozionale, è di estremo interesse in ambiti quali la prototipazione virtuale, l’addestramento, i sistemi informativi territoriali (GIS) 3D.
 
        Nel primo caso, «la visualizzazione stereoscopica su grande schermo – precisa Chittaro - consente di analizzare e manipolare virtualmente e in grandezza naturale modelli di prodotti in qualsiasi settore industriale che faccia uso di sistemi CAD». Ciò permette di correggere ed ottimizzare i progetti prima della realizzazione dei prototipi fisici. Per quanto riguarda l’addestramento il VRT «permette – prosegue Chittaro - di ricostruire scenari realistici, ad esempio, nel contesto della protezione civile e della manutenzione di impiantistica industriale, dove gli utenti possono provare ed apprendere procedure operative». Infine, i sistemi GIS, sempre più utilizzati dagli enti pubblici, possono essere integrati con il VRT al fine di visualizzare e manipolare complessi modelli del territorio in 3D, facilitando l’analisi e la formulazione di decisioni.

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