Una sala gremita di oltre 400 persone fra neo-dottori, parenti, amici, professori, studenti e curiosi ha voluto festeggiare i 60 studenti dei corsi della facoltà di Economia, protagonisti del primo Graduation Day dell’ateneo friulano, ovvero della cerimonia solenne in toga e tocco per la consegna dei diplomi di laurea triennale. Una svolta storica nel cerimoniale accademico dell’università di Udine. «All’università ci sono momenti in cui deve esserci il primato della regione e momenti in cui deve prevalere l’emozione e l’entusiasmo – ha sottolineato il rettore Furio Honsell – La giornata dei laureati è uno di questi momenti speciali per l’università, gli studenti e le famiglie».
Una nuova cerimonia di laurea carica di emozioni che segna, all’ateneo friulano, il via alla nuova tradizione del Gradution Day, che accorcia notevolmente i tempi per l’ottenimento dei diplomi originali e che vuole celebrare in cerimonia solenne il compimento del primo livello di percorso della carriera universitaria. Un colpo d’occhio suggestivo quello del Graduation Day, che, raccogliendo in media gruppi di circa 20 neo-dottori in toga e tocco schierati davanti ai propri docenti, intende anche favorire il senso di appartenenza degli studenti delle diverse facoltà udinesi. Nel corso della stessa mattinata, anche a Pordenone 25 studenti che hanno scelto di frequentare i corsi di laurea in Economia dell'ateneo friulano a Pordenone hanno partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi nel polo della Destra Tagliamento.
Il Graduation Day è nato per distinguere il compimento del primo livello di studi universitari dal raggiungimento della laurea magistrale. La laurea triennale si conclude con l’esame finale che, d’ora in poi, gli studenti sosterranno davanti alla commissione. Alla presenza di parenti e amici, invece, festeggeranno la consegna del diploma, che non sarà più ritirato in segreteria nei mesi successivi, ma sarà rilasciato dalla commissione di laurea in forma solenne. «L’intenzione – afferma il prorettore Maria Amalia D’Aronco – è quella di solennizzare l’evento e di distinguerlo in maniera inequivocabile dall’esame di laurea magistrale, che sostituisce a tutti gli effetti la laurea del vecchio ordinamento e conclude il secondo ciclo del percorso dell’alta formazione».