Convegno da giovedì 5 a sabato 7 ottobre a Cividale

Le Alpi e l'Europa, uomini e cultura da Giustiniano al Barbarossa

Friuli crocevia: dall’Impero carolingio
alle regioni slave

        Non una barriera alla comunicazione, ma un’occasione in più offerta dalla natura per dare impulso alla circolazione di uomini, idee e culture diverse. È sotto questa luce che verrà analizzato il ruolo delle Alpi nel periodo che va dal VI al XII secolo nel corso del convegno internazionale “Le Alpi porta d’Europa. Scritture, uomini, idee da Giustiniano al Barbarossa” in programma a Cividale del Friuli, nell’ex Chiesa di San Francesco, da giovedì 5 (inizio alle 9.30) a sabato 7 ottobre. Il convegno, promosso dall’Associazione italiana dei paleografi e diplomatisti presieduta da Cesare Scalon, docente di Paleografia latina presso l’ateneo friulano, è stato organizzato dal dipartimento di Scienze storiche e documentarie dell’Università di Udine in collaborazione con la Fondazione de’ Claricini Dornpacher di Bottenicco. Parteciperanno una ventina di studiosi provenienti da università italiane, austriache e tedesche. 

        Il convegno cercherà di mettere in luce il fervido scambio di idee che avvenne tra l’Italia e i paesi d’oltralpe nei secoli medievali, e che si concretizzò nell’importazione/esportazione di modelli documentari, temi liturgici, libri, scritture librarie e stili dell’arte. Si parlerà, in particolare, delle vie di trasmissione della cultura nell’alto Medioevo, della circolazione libraria nel Patriarcato di Aquileia durante il IX secolo, ma anche della storia della miniatura di quella della liturgia. 

        «Proprio nel periodo storico comprendente i secoli dal VI al XII, Cividale e il Friuli – spiega il professore Cesare Scalon – si configurano come luoghi significativi, incrocio di importanti vie di comunicazione. Il celebre manoscritto noto come Evangeliario Forogiuliese, nel riportare i nomi dei pellegrini che si recavano presso il santuario ove era conservato nel IX secolo, è una delle significative testimonianze di come questa regione sia stata luogo di transito, quando non meta di viaggio, di varie e importanti personalità provenienti dall’Impero carolingio così come dalle regioni slave». All’organizzazione del convegno hanno contribuito anche la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine, il Comune di Cividale del Friuli, la Banca popolare Friuliadria, la Fondazione Crup, la Deputazione di Storia Patria per il Friuli e l’Associazione per lo sviluppo degli studi storici e artistici di Cividale del Friuli.

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