Dal 13 agosto al 3 settembre la terza campagna

Gli archeologici dell'università di Udine sulle tracce dell'impero ittita

Impegnati in Turchia nella ricognizione del sito di Yassihüyük

        Gli archeologi dell’università di Udine saranno impegnati dal 13 agosto al 3 settembre nella provincia turca di Yozgat per la terza campagna 2006. Obiettivo, «concludere – annuncia il direttore del progetto per l’ateneo friulano, Frederick Mario Fales – la ricognizione del sito di Yassihüyük, documentare e catalogare i numerosissimi materiali ceramici ritrovati in superficie e incontrare la Direzione delle Antichità turca e l’Ambasciata d’Italia per pianificare i progetti di scavo futuro». La missione archeologica nella Turchia centrale è un’iniziativa italo-austriaca nata nel 2004 da un accordo tra l’ateneo di Udine e l’università di Klagenfurt. Alla componente italiana prendono parte anche l’ateneo giuliano e l’università di Verona.
 
            La sede della missione è nel villaggio di Büyüknefes, l’antico sito ellenistico-romano di Tavium. Qui, a 1.500 metri sul livello del mare, ha sede un magazzino-laboratorio e l’alloggio per la missione, che ha a disposizione anche i locali, vuoti in estate, della scuola elementare locale. Per l’università di Udine, alla campagna 2006 parteciperanno il professor Fales con tre studentesse dei corsi di laurea in archeologia. «Nel 2004 – spiega Fales – si è proceduto alla ricognizione archeologica generale di superficie a vasto raggio territoriale entro la provincia di Yozcat, dove sono stati individuati 18 antichi siti». In particolare, il sito di Yassihüyük «era sicuramente occupato – afferma Fales – in età paleo-assira (2000-1800 a.C.), ittita (1500-1200 a.C.) e frigia (I millennio a.C.)».
 
            L’anno scorso, nel 2005, si è svolta da parte dell’università di Udine, una ricognizione in dettaglio, con un’estesa raccolta di materiali in superficie, per ottenere una documentazine preliminare sulle fasi di occupazione del sito. «Analisi geo-magnetiche condotte in parallelo alla ricognizione – ricorda Fales – hanno rivelato l’esistenza di una massiccia cinta muraria e di un vasto edificio pubblico al centro del sito». L’ubicazione di Yassihüyük è di particolare interesse. «Si trova – precisa Fales – a soli 25 chilometri a sud della capitale dell’impero ittita, l’antica Hattusa, oggi Boghazköy, lungo un asse viario sud-nord anticamente di primaria importanza».
 
        I risultati della ricognizione a Yassihüyük, già esposti nel convegno “Dal Natisone all’Eufrate” tenutosi all’università di Udine nel novembre 2004 e nei convegni annuali in Turchia (Canakkale 2006), sono in corso di pubblicazione. I prossimi 15 e 16 dicembre un convegno internazionale sulla geografia storica dell’Anatolia, organizzato da Frederick Mario Fales all’ateneo friulano, farà ulteriormente il punto della situazione.

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