Coldiretti e Università: “La prima norma in Italia”

Ricomposizione fondiaria la montagna del Friuli Venezia Giulia ha la legge

Honsell: “E’ un progetto di innovazione giuridica”

        E’ la prima legge che disciplina la ricomposizione fondiaria in area montana quella approvata il 27 luglio dal Consiglio regionale del Fvg, all’unanimità con 33 voti. Grande e legittima quindi la soddisfazione dei sostenitori di questo provvedimento (Coldiretti, Università di Udine e Cirmont, Circoli Culturali della Carnia, sindaci): oltre a essere il primo provvedimento ad essere approvato nel Bel Paese vanta altri aspetti fortemente innovativi. Per la prima volta, infatti, un provvedimento legislativo, di una portata così vasta (interessa metà del territorio regionale) e così delicato (interviene sulla proprietà dei cittadini), è il frutto di un lungo lavoro preliminare fatto dalla società civile e imprenditoriale con il supporto dell’Università di Udine e di Cirmont. Aspetti questi che il presidente di Coldiretti del Fvg Dimitri Zbogar e il magnifico rettore dell’Università di Udine Furio Honsell evidenziano con forza ringraziando tutti coloro i quali in questi anni hanno collaborato per il successo di questa iniziativa in un lavoro multidisciplinare; i Circoli Culturali della Carnia, i sindaci, gli assessorati competenti, la Giunta e il consiglio regionale.
 
        “Questo provvedimento – conferma il direttore di Coldiretti del Fvg Oliviero Della Picca – nasce da un lungo e fruttuoso lavoro di collaborazione con molte componenti della società del Fvg e rappresenta di per sé, per il metodo e per il percorso, un indubbio successo per la nostra regione”. Il tema fu affrontato il 18 novembre del 2002 a Comeglians nel corso di un convegno coordinato da Giuseppe Liani, organizzato da Coldiretti in collaborazione con il comune di Comeglians e i Circoli culturali della Carnia e al quale intervenne, fra gli altri, anche il Magnifico rettore Furio Honsell. Fu in quella sede che Honsell lanciò l’idea di dare vita a un Think tank sulla montagna che trovò sede nel Cirmont, il Centro internazionale per la ricerca in montagna di Tolmezzo. “Di fondamentale importanza è stato infatti – riconosce Zbogar – il ruolo dell’Università di Udine e di Cirmont.
 
        “Non abbiamo fatto altro – commenta Honsell –  che il nostro dovere che è quello di mettere le conoscenze e le metodologie di qualificati docenti a servizio della società con un progetto di innovazione giuridica”. Fra questi Mariarita D’Addezio, docente di Diritto agrario e Elena D’Orlando della facoltà di Giurisprudenza, che hanno firmato il documento con Giorgio Ferigo per i Circoli culturali della Carnia, ma anche Cesare Gottardo della facoltà di Agraria per il contributo dato, la dott. Aurelia Bubisutti, già vice presidente di Cirmont con il direttore Manuela Croatto, il vice direttore di Coldiretti del Fvg Giancarlo Vatri, i sindaci a cominciare dall’allora primo cittadino di Sutrio Enzo Marsilio, ora assessore regionale. Un particolare ringraziamento Honsell e Zbogar lo rivolgono al presidente della regione Riccardo Illy e al presidente del Consiglio Alessandro Tesini.
 
        Il documento elaborato dal Think tank fu consegnato al presidente della Regione Riccardo Illy e all’assessore regionale Enzo Marsilio il 29 marzo del 2005 all’Università di Pordenone. Successivamente a Udine al presidente del Consiglio Alessandro Tesini e ai gruppi consiliari di maggioranza e opposzione. Il documento, rielaborato dalla Direzione delle risorse agricole dove è stato costituito un gruppo di lavoro per un ulteriore approfondimento, è diventato un Disegno di legge subito approvato dalla Giunta regionale. Infine, il 27 luglio, il voto del Consiglio regionale.
 
        La nuova legge introduce per la prima volta norme che consento l’accorpamento di proprietà fondiarie frammentate e polverizzata e anche per questo abbandonate a loro stesse con conseguente degrado del territorio e dell’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo promuove i Piani di insediamento produttivo agricolo, la costituzione di compendi unici, la costituzione di aziende agricole funzionali e i negozi di accertamento dell’usucapione. La Regione si impegna ad assicurare adeguati finanziamenti. Un ruolo determinante per l’attuazione degli interventi viene riconosciuto ai Comuni primi e diretti interessati a una gestione corretta e a uno sviluppo sostenibile del proprio territorio. A questo proposito Coldiretti annuncia che dopo la pausa estiva organizzerà una serie di incontri con i sindaci sul territorio per avviare da subito la collaborazione per l’applicazione della nuova norma.

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