Confermato per il triennio accademico 2006-2009
Angelo Vianello rieletto preside della facoltà di Agraria
Le priorità: montagna, internazionalizzazione
e il Centro di ricerca e innovazione in agricoltura
«In particolare – spiega il preside –, saranno maggiormente razionalizzati i curricula dei corsi già attivati e proposto un nuovo orientamento su foresta/montagna nell’ambito del corso di laurea in Scienze e tecnologie Agrarie». Sarà inoltre intensificato il processo, già intrapreso, di internazionalizzazione della facoltà. «L’attività di ricerca e di trasferimento tecnologico – sottolinea Vianello – verrà potenziata con il completamento del Centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura (Crita)». Nel Centro sono coinvolti, oltre alla facoltà di Agraria che ne ha la responsabilità, i dipartimenti che ad essa afferiscono e l’Ersa. «Infine – aggiunge Vianello –, in linea con una lunga tradizione, continueremo a curare i numerosi rapporti con varie istituzioni pubbliche e private regionali che si occupano di agricoltura e del settore agro-alimentare».
Attivata nell’anno accademico 1979-80, la facoltà di Agraria è passata da 228 a 1032 iscritti (dato al 01/06/06). L’offerta didattica comprende cinque corsi di laurea di primo livello: Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie alimentari, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, Viticoltura ed enologia (con sede a Cormons) e Biotecnologie (interfacoltà). Ad essi si aggiungono sei corsi di laurea specialistica: Biotecnologie agrarie, Controllo e gestione della qualità dei prodotti alimentari, Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie alimentari, Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli. Studenti e docenti possono avvalersi per le attività didattiche e di ricerca dell’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei”, alla periferia di Udine, e del Centro per la ricerca e la didattica in viticoltura ed enologia a Cormons.
Angelo Vianello si è laureato in Scienze agrarie all’Università di Padova dove ha iniziato la carriera accademica come ricercatore. Nel 1985 è divenuto professore associato all’Università di Udine. Nel 1990 è divenuto professore ordinario di Biochimica vegetale. E’ coautore di un centinaio di lavori scientifici pubblicati su prestigiose riviste internazionali. E’ inoltre responsabile di diversi programmi di ricerca finanziati dal ministero dell’Università e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La sua attività accademica ha riguardato anche la divulgazione scientifica e il ruolo della scienza nella società. Si è così dedicato alle problematiche relative alla difesa della biodiversità, con particolare riferimento alle zone umide del Friuli, ed alle nuove frontiere dell’evoluzionismo.